...il coraggio di essere liberi

21 giugno 2013

Il nuovo PGT di Saronno!

consiglio comunale (tratto dal sito: ilsaronno.it)
Durante il Consiglio Comunale di Sabato 15 giugno, l’Italia dei Valori ha votato a favore del PGT, il nuovo Piano di Governo del Territorio per la città di Saronno, cioè lo strumento di pianificazione urbanistica a livello comunale.
Non ci aspettavamo il voto favorevole delle opposizioni, che si sono limitate a critiche precostituite e contrastanti: Il PDL ha detto che questo PGT è stato modificato troppo rispetto all’adozione avvenuta 3 mesi fa e la Lega, senza neanche aver mai partecipato attivamente ai Consigli Comunali e alle commissioni, ha dichiarato che in questo Piano non è stato modificato niente.
Questo dimostra quanto sia importante per i cittadini informarsi direttamente, leggendo i documenti che compongono questo PGT, in modo da poter giudicare il lavoro della nostra maggioranza senza l’influenza di giudizi altrui.
Una certezza c’è e consiste nel fatto che quasi la metà delle città della provincia non sono ancora riuscite ad approvare il PGT e alcune non sono neanche arrivate al primo passo dell’adozione, tra tutte spicca proprio la città di Varese. Una buona dimostrazione d’efficienza del centro-sinistra saronnese.
Questo nuovo strumento urbanistico è la sintesi di un lungo e dettagliato lavoro svolto dei dipendenti comunali, dell’assessore Campilongo, dei consiglieri comunali della nostra maggioranza e dalle osservazioni dei cittadini che sono state analizzate e votate nell’ultimo consiglio comunale, durato ben tre giorni per un totale di 27 ore.
Un Piano di Governo del Territorio che va in controtendenza rispetto al vecchio Piano Regolatore e alla cementificazione che prevedono i PGT di altre città attorno al nostro territorio.
L’Italia dei Valori ha poggiato il proprio voto favorevole proprio su alcune linee guida che questo Piano contiene: non è un PGT che si limita alle sole aree dismesse;  si punta al recupero di suolo in tutti i quartieri della città, terreni da rendere pubblici per creare spazi verdi e servizi ai cittadini; si tutelano i terreni agricoli esistenti e si prevede il più delle volte di renderli Parchi Agricoli, ancora più tutelati; per il futuro si prevede  l'arretramento del costruito dalle sponde del torrente Lura così da renderle fruibili ai cittadini creando un corridoio ecologico che attraversi da nord a sud la città, partendo a nord dal Parco Lura; viene confermata come industriale la zona a Sud di Saronno e nelle aree dismesse è prevista una buona percentuale di non-residenziale, cioè di attività produttive compatibili con la residenza; rispetto alla prima adozione, è stata diminuita ulteriormente la previsione di aumento d’abitanti  (per la quasi totalità dovuti al recupero delle grandi aree dismesse).
Inoltre  l’approvazione di questo PGT apre le porte all’inserimento delle norme di efficienza e risparmio energetico nel Regolamento Edilizio di Saronno, obiettivo a cui tengo particolarmente sia personalmente che come IDV. Presto queste norme verranno discusse nell’attivissima commissione Ambiente e Territorio, di cui faccio parte.
Giudico questo PGT un buon Piano, nel quale si è sempre cercata l’uguaglianza e l’omogeneità di trattamento delle varie aree dismesse o di recupero. Con questo strumento urbanistico, l’IDV e la maggioranza tutta si è presa le proprie responsabilità nell’amministrare la città e l’Italia dei Valori continuerà a farlo nel monitorare l’efficacia delle regole stabilite in questo PGT.
Concludo ringraziando l’assessore Campilongo, lo staff del prof. Galuzzi, gli uffici tecnici del Comune di Saronno per il lungo lavoro svolto in questi ultimi mesi, come anche tutti i consiglieri comunali che hanno contribuito attivamente alla stesura delle linee politiche guida e che hanno analizzato tutte le osservazioni scritte dai cittadini.

Stefano Sportelli
consigliere comunale

Italia dei Valori - Saronno



12 gennaio 2013

PGT (Piano di Governo del Territorio) di Saronno..

L’Italia dei Valori ha, con convinzione, votato a favore del nuovo Piano di Governo del Territorio di Saronno (PGT) ed è stato così adottato uno dei documenti più importanti per la città del futuro. La nostra maggioranza è riuscita ad adottare il PGT proprio mentre il 50% delle città della provincia della provincia di Varese sono ancora lontani dall’obiettivo, come ad esempio Varese, dove la vecchia politica sembra ritrovarsi nell’inerzia più totale. E’ stato un percorso difficile a causa della complessità della materia urbanistica ed ha necessitato il grande impegno di tutta la nostra maggioranza, un lavoro che è passato attraverso i numerosi confronti con i professionisti del Piano e le riunioni della Commissione Ambiente e Territorio, dove in quest’ultima sono state coinvolte anche le forze politiche di opposizione.

Il crono-programma che ha portato all’adozione del PGT è stato condiviso da tutte le forze di maggioranza come anche le indicazioni politiche date per la realizzazione del Piano stesso. I tempi della partecipazione, seppur stretti, hanno permesso il confronto con la città e con tutti i soggetti interessati. Sono state analizzate tutte le possibili variabili e opportunità a favore dell’interesse collettivo e del bene comune. L’Italia dei Valori e la maggioranza tutta ha posto da subito degli obiettivi da raggiungere ai professionisti chiamati ad elaborare il PGT, che sono stati poi tradotti nei documenti di questo Piano e nelle regole urbanistiche che serviranno ad amministrare al meglio il territorio della città nei prossimi anni. Uno degli obiettivi fondamentali è quello di entrare in possesso di aree verdi, rendendole pubbliche sotto ogni aspetto e quindi intoccabili nel prossimo futuro. Proprio per questo, abbiamo fortemente voluto che si rimettesse sul tavolo la pianificazione delle aree dismesse di Saronno.

Queste aree sono attualmente delle vere e proprie lastre di cemento sulla nostra città, su questi terreni infatti sorgono immensi capannoni industriali che ricoprono per interno quei suoli che peraltro necessitano di bonifica. Questo PGT obbligherà i proprietari di quelle aree, alla cessione gratuita al Comune del 50 % di questi terreni prima di poter attuare i loro interventi edilizi, quindi la città si riapproprierà così di terreni che diventeranno aree verdi e centri di socializzazione a disposizione dei saronnesi. Sono state salvaguardate le ultime aree agricole presenti nella nostra città, un dato fortemente in controtendenza rispetto alla politica del passato. Si è finalmente applicata una serie di regole per la tutela del Torrente Lura che porteranno nel futuro ad un graduale allontanamento del costruito dalla sue rive, così da rendere fruibili le sue sponde e creando una fascia di sicurezza idrogeologica. Infine sono state inserite regole che incentivano l’inserimento di edilizia a canone sociale, includendone le volumetrie nei diritti edificatori dell’edilizia privata già prevista nelle aree di trasformazione.

A tutto questo si aggiungerà, a breve, la modifica al Regolamento Edilizio cittadino che introdurrà norme sull’utilizzo delle energie rinnovabili e di efficienza energetica per nuove costruzioni o ristrutturazioni totali, che noi dell’Italia dei Valori abbiamo fortemente voluto dall’inizio del nostro mandato elettorale. Il saldo finale di questo PGT è positivo sotto l’aspetto degli spazi pubblici, del verde, del ritorno alla proprietà pubblica, dell’ecocompatibilità e dell’edilizia a canone sociale . Ed ora la parola passa nuovamente ai cittadini i quali hanno voce, dopo aver attentamente analizzato il documento del PGT, per inviare all'amministrazione comunale, entro sessanta giorni, le loro osservazioni ed i loro suggerimenti sulla base del documento adottato in Consiglio comunale a dicembre, documento che può subire ancora modifiche in base alle osservazioni dei cittadini stessi.

Tutte le osservazioni e suggerimenti verranno analizzati e sarà data risposta nel prossimo Consiglio nel quale si procederà all'approvazione definitiva del Piano. In questa fase si misurerà la reale partecipazione della città e delle forze di opposizione che, se sapranno farsi carico di una reale partecipazione costruttiva, potranno dare un contributo reale alla costruzione della Saronno del futuro anziché limitarsi a critiche generaliste e prive di contenuti pratici.

 
su questo link troverete tutti i documenti del PGT (sull'elenco a destra del sito): http://www.pgt.comune.saronno.va.it/servizi/menu/dinamica.aspx?idArea=28215&idCat=28178&ID=28178

Stefano Sportelli, consigliere comunale Italia dei Valori - Saronno

24 dicembre 2012

AUGURI A TUTTI !


Buon Natale a tutti i voi e alle vostre famiglie, con l'augurio di vivere felicemente ogni momento di queste splendide feste che riaccendono il desiderio di condividere e donare.

Che possano infondere a tutti il coraggio e la speranza per un futuro migliore, da poter guardare con sempre maggiore serenità.

E' l'occasione per ringraziarvi a nome di tutto il gruppo dell'Italia dei Valori di Saronno per il sostegno e per la partecipazione alle nostre iniziative referendarie.

 
BUONE FESTE E BUON 2013!!
 
 
Stefano Sportelli
consigliere comunale - IDV Saronno

Bruno Pezzella
consigliere comunale - IDV Saronno

Agostino Fontana
Referente cittadino IDV e Assessore alle Opere pubbliche di Saronno

16 dicembre 2012

Energie Rinnovabili - Saronno: delibera Consiglio Comunale


Durante l'ultimo Consiglio Comunale del 14 dicembre, è stata approvata la delibera, proposta dall'Assessore Fontana, che incarica la Giunta di predisporre un bando per la concessione del diritto di superficie della copertura di immobili comunali destinati alla realizzazione di impianti fotovoltaici.

Il Comune non dispone delle risorse finanziarie necessarie per la realizzazione di questi impianti poiché la priorità è per quegli interventi che rivestono carattere d'urgenza e quindi, ad esempio, scuole, strade, illuminazione pubblica ed abbattimento barriere architettoniche.
Tuttavia non abbiamo abbandonato uno degli obiettivi del nostro programma elettorale ovverosia l'attenzione per l'ambiente e l'impegno assunto dal nostro paese per rispettare l'accordo di Kyoto per la riduzione dei gas serra di cui le energie rinnovabili e l'efficienza energetica costituiscono un elemento chiave.
A dimostrazione di ciò non c'è solo la delibera sopracitata ma anche azioni concrete già realizzate, come l'impianto fotovoltaico che è stato installato al cimitero, attivo da marzo e collegato al GSE, e l'impianto geotermico in fase di realizzazione presso il Centro Diurno per Disabili.
Per perseguire questo obiettivo si è dovuto dare spazio alla ricerca di soluzioni alternative e ci si è orientati a cercare una collaborazione tra privati e amministrazione pubblica.
Dopo una analisi tecnica delle coperture degli edifici comunali, sono stati individuati 14 immobili che possono ospitare sui tetti i pannelli solari per una potenzialità totale di 1000 kw su una superficie di circa 16000 metri quadrati. L'energia prodotta potrebbe coprire la necessità di oltre 300 abitazioni.

E' importante sottolineare il fatto che la manutenzione ordinaria dei tetti in questione ricadrebbe sul privato per i vent'anni della durata della concessione, come anche la rimozione dell'eternit presente sulla copertura della scuola IAL Lombardia.
Allo scadere dei vent'anni, l'amministrazione comunale potrà decidere se rinnovare i diritti di superficie o non rinnovarli, diventando così proprietaria degli impianti per gli ultimi anni di funzionamento dei pannelli solari.
Purtroppo l'ultimo Conto Energia, che prevede incentivi per le energie rinnovabili, risulta essere meno conveniente rispetto ai precedenti, sarà dunque compito degli uffici comunali cercare il punto di equilibrio tra costi e vantaggi per il pubblico.
Da sottolineare poi l'importante aspetto ecologico ovverosia la riduzione di gas serra pari a 496.000 tonnellate/anno di CO2.
Concludo rimarcando un altro obiettivo dell'Italia dei Valori: inserire nel Regolamento Edilizio comunale le norme di efficienza energetica che risulteranno migliorative rispetto a ciò che già prevede il Regolamento Edilizio della regione, ma si dovrà aspettare l'imminente adozione del PGT (Piano Generale del Territorio).

Stefano Sportelli
consigliere comunale 
Italia dei Valori - Saronno

24 ottobre 2012

Sgomberata la ex-tintoria di via Bainsizza (verrà demolita)

Martedì mattina si è concluso lo sgombero dello stabile occupato dai ragazzi del Telos in via Bainsizza. Ad  intervenire sono state le forze dell’ordine in comune accordo con l’amministrazione;  in seguito è stato stabilito che il fatiscente edificio verrà abbattuto, come da richiesta dei proprietari. Quasi sicuramente le dichiarazioni del PDL cittadino e dell’europarlamentare Lara Comi, che si sono susseguite all’occupazione dello stabile, non hanno fatto altro che alzare la tensione mediatica sull’accaduto e ciò non ha di certo agevolato i tempi per il tentativo di sgombero. Ed infatti, appena è calata l’attenzione generale sull’accaduto, non si è fatto attendere l’intervento preventivato. Non mi ha sorpreso l’efficace operato della Polizia, ma sono rimasto basito dal constatare come gli esponenti del PDL locale continuino a fingere di non capire che certe situazioni vanno gestite sia con decisione sia con cautela e nei giusti tempi.

Non ho mai letto sulla stampa interventi così decisi e accusatori del PDL locale o della Comi  e non ricordo nessuna dichiarazione densa di allarmismo quando ci fu la prima occupazione del Telos in via Milano, ai tempi dell’amministrazione di centro-destra. Forse la legalità è un prodotto stagionale? Dipende dal momento e su chi va applicata?
Tornando alla realtà dei fatti, questa amministrazione ha operato con decisione ma con la dovuta riservatezza per risolvere il problema.
Questo sgombero è merito esclusivo delle forze dell’ordine ma ha dimostrato, per l’ennesima volta, che Sindaco e amministratori hanno interagito e operano in continua collaborazione con le forze dell’ordine per il controllo del territorio e la sicurezza.
Noi dell’Italia dei Valori siamo contenti che tutto si sia svolto senza scontri tra occupanti e forze di polizia,  speriamo vivamente che in futuro non si debba tornare a parlare di nuove occupazioni abusive e di non dover tornare a rispondere ad accuse pubblicitarie di esponenti di centro-destra.
I partiti di destra hanno perso la loro credibilità proprio perché hanno basato la loro idea politica sull’allarmismo e sull’accrescere le paure dei cittadini per poi auto-nominarsi solutori dei problemi attraverso semplicistici slogan che non erano poi sostenuti da reali idee di governo e che quindi si sono rivelate sempre più un mezzo per acquisire consensi senza mai portare soluzioni razionali ai problemi che si presentano. Questo vecchio modo di fare politica ha già dato i primi segni di cedimento durante le ultime elezioni e arriveranno altre conferme elettorali nei prossimi mesi. La gente ha oggi più fonti di informazione a disposizione e non si fa più impaurire da qualche manifesto, oggi più che mai l’elettore valuta le soluzioni ai problemi e questo sembra che il centro-destra non l’abbia ancora capito.
Stefano Sportelli
consigliere comunale di Saronno
Italia dei Valori

22 ottobre 2012

Raccolta firme anche Sabato 27!

Prossimo Gazebo per la raccolta firme sui 4 referendum:
sabato 27 ottobre, dalle 15 alle 19 in piazza Libertà a Saronno.
VI ASPETTIAMO!



Italia dei Valori - Saronno

18 ottobre 2012

SABATO 20 OTTOBRE: Inizia a Saronno la raccolta firme per i 4 Referendum!

Sabato pomeriggio 20 ottobre l’Italia dei Valori scende in piazza Libertà a Saronno per la raccolta firme relative a 4 Referendum.
 
Si tratta di due Referendum che riguardano l’abolizione dei privilegi della politica e due per il ripristino dei diritti dei lavoratori.
 
1. Il primo mira all’abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti. Già nel 1993 gli italiani votarono per un Referendum che chiedeva l’abolizione di questi finanziamenti, che ebbe come esito il 90% di SI, ma la politica dell’epoca decise allora di modificare il nome di questi emolumenti in “Rimborsi elettorali”, un cambiamento nelle parole ma che in sostanza lasciò tutto com’era prima del voto. Ora questo nuovo Referendum punterà a abolire definitivamente questi “rimborsi”.
2. Il secondo “toccherà nel vivo” i privilegi della politica. I Parlamentari italiani sono i più pagati d’Europa e negli ultimi anni hanno spesso deliberato per aumentare i propri privilegi, stratificando nel tempo i compensi accessori. Questo Referendum chiederà l’abolizione della Diaria, un’integrazione economica di circa 3.500 euro che si aggiunge al già alto stipendio mensile dei Parlamentari.
3. Il terzo quesito referendario riguarderà i diritti dei lavoratori. Il Governo Berlusconi nel 2011 inserì nella manovra finanziaria, nell’articolo 8, grosse limitazioni al Contratto Nazionale di Lavoro, delegando di fatto la contrattazione di orari lavorativi, il tipo di contratto, le modalità dei contratti a termine, l’inquadramento del personale e le rispettive mansioni a una trattativa privata tra azienda e lavoratore, con conseguenti disuguaglianze di trattamento sul territorio nazionale. Con questo quesito si vuole abrogare l’articolo 8 per ripristinare la centralità del Contratto Nazionale di Lavoro.
4. L’ultimo quesito chiede il ripristino dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Il Governo Monti ha cancellato questo articolo e ciò impedirà a lavoratori licenziati senza giusta causa, a fronte di sentenza del Giudice favorevole al lavoratore, di essere reintegrati in azienda e nelle stesse mansioni.
 
 
Il mio è un invito a partecipare attivamente, insieme a noi dell’Italia dei Valori di Saronno, alla raccolta firme che si protrarrà fino a dicembre di quest’anno o semplicemente a recarti ai nostri gazebo per apporre la tua firma per i quesiti referendari in cui credi. Partecipare è il modo migliore per contrastare la politica delle parole vuote, che niente di concreto porta al nostro Paese. Raccogliere le firme o firmare è un mezzo concreto per contrastare la politica dei privilegi che difficilmente deciderà di cambiare autonomamente. Due firme per eliminare gli eccessivi privilegi economici dei Partiti e dei Parlamentari, due firme per ripristinare l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e per abrogare l’articolo 8 della manovra finanziaria del Governo Berlusconi. Nello specifico, i due quesiti referendari sul lavoro sono condivisi e porteranno la partecipazione di altri partiti di centro-sinistra, di realtà associative e sindacali nazionali.
 
E’ evidente a tutti che negli ultimi tempi la politica nel suo complesso non ha dato bella immagine di sé e ciò può scoraggiare la partecipazione attiva, ma noi dell’IDV Saronno ci stiamo impegnando a pieno nelle istituzioni e in piazza con il solo intento di rappresentare al meglio i saronnesi e la parte buona e concreta della politica. Ovviamente non tutti hanno ancora avuto la possibilità di conoscerci e questo potrebbe frenarti dal contribuire con il tuo impegno e il tuo tempo a questa campagna referendaria, ma sono queste le occasioni migliori per conoscersi e per permetterti di valutarci sia a livello personale sia nei nostri ideali. Se hai il dubbio di non essere informato o in grado di contribuire alla raccolta firme, ti rassicuro che non c’è niente di più semplice che raccogliere i dati e le firme delle persone che si presenteranno ai nostri gazebo. E’ proprio in queste occasioni che noi dell’IDV notiamo la netta la differenza tra la politica vista in televisione e la politica della partecipazione che cerchiamo di applicare a Saronno. Ora tocca ai cittadini e ad ognuno di noi.
 
Ti aspettiamo ai nostri gazebo sia che tu voglia dare una mano o anche solo per firmare! Ti chiediamo solo di inviarci una e-mail a idvsaronno@gmail.com nel caso tu voglia contribuire a raccogliere le firme, condividendo insieme a noi l’impegno in piazza.
 
Italia dei Valori – Saronno
Stefano Sportelli
 
Gazebo:
sabato 20 ottobre - Piazza Libertà - Saronno, dalle 15 alle 19

08 ottobre 2012

RACCOLTA FIRME: INFORMAZIONI

Cliccare sul link sottostante, per trovare tutte le info sulla raccolta firme per i Referendum IDV di ottobre...
- Abrogazione Rimborsi Elettorali ai Partiti ed ai Movimenti Politici
- Abrogazione della Diaria per i Parlamentari
- Ristabilire il valore del Contratto Nazione del Lavoro
- Ripristino dell'Articolo 18 nello Statuto dei Lavoratori
 

... a breve le date in cui saremo in piazza a SARONNO

http://www.italiadeivalori.it/referendumcasta/

Italia Dei Valori - Saronno

30 settembre 2012

A favore della città metropolitana di Milano..


In Consiglio Comunale è stata approvata la delibera, da inviare al Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), che esprime la richiesta di quest’amministrazione di far passare il Comune di Saronno nella provincia di Milano e nella conseguente futura Città metropolitana di Milano.

Il dibattito in Consiglio Comunale è stato pacato e ogni forza politica ha avuto l’occasione di esternare i propri dubbi, evidenziando sia i possibili vantaggi che gli svantaggi. Tuttavia la nostra maggioranza ha circostanziato la propria decisione con dati tecnici e analizzando i singoli articoli della legge che porterà alla riorganizzazione delle province: la città metropolitana di Milano avrà la possibilità di pianificare il territorio e le reti infrastrutturali, di organizzare i servizi pubblici in ambito metropolitano, di gestire viabilità e mobilità e coordinare lo sviluppo economico e sociale del territorio, tutte funzioni che la provincia non avrà; al contrario le opposizioni si sono limitate a sollevare molti “se” e molti “ma”, non portando mai dati a supporto della decisione contraria alla delibera. Perché, sia chiaro, l’aver votato contro o l'essersi astenuti vuol dire aver deciso di appartenere a una futura provincia pedemontana che non sarà più quella di Varese: questa, sparendo, entrerà a far parte di una macro-provincia comprendente quelle di Como, Lecco e Monza-Brianza. In Consiglio Comunale, PDL, LEGA e UI hanno dichiarato che per loro è più giusto attendere, dimenticando però di sottolineare che il loro indugiare ha il valore pratico di una approvazione verso una futura appartenenza alla suddetta macro-provincia, che avrà quasi sicuramente Monza come capoluogo, con le ormai decennali difficoltà di collegamento viabilistico e ferroviario.
Più volte è stato ripetuto: “È fondamentale che ci sia un’unione tra i comuni del saronnese”. Ma quanti sforzi ha realmente investito la politica locale per cercare di creare questa aggregazione?  Allo stato dei fatti l'unione si è verificata solo per cause di forza maggiore. In passato i sindaci del saronnese sono caduti nell’errore di guardare solo nel proprio “orto”, spesso a discapito dei servizi e dei molteplici vantaggi che intenti comuni tra le città del saronnese avrebbero portato ai propri cittadini. Basti pensare a cosa si potrebbe realizzare  lavorando insieme sui problemi riguardante i trasporti, l’inquinamento, la gestione dei rifiuti come anche dell’acqua, i provvedimenti di carattere socio-assistenziale.
La stessa cosa è accaduta su scala nazionale: quanti anni hanno avuto a disposizione i politici italiani per riordinare le province e per fare studi approfonditi sotto ogni aspetto, sia economico sia sociale? Molti. Eppure niente: tutti i partiti hanno nel proprio programma elettorale la riduzione se non la soppressione delle province, ma nessuno ha mai operato concretamente in tal senso, limitandosi a istituire moribonde commissioni parlamentari . Unico partito a distinguersi, noi dell’Italia dei Valori, con una proposta di legge di iniziativa popolare volta ad abolire le province, portata in Parlamento ai primi di luglio, che ha ricevuto voto contrario di PDL, LEGA e PD.
Qual è stato il risultato di questi anni? Proprio l'opposto dei programmi sbandierati in campagna elettorale: le province italiane sono andate a moltiplicarsi raggiungendo il numero di 110, con annessi carrozzoni politici e società partecipate.
E' su quest’onda di conservazione degli attuali  ruoli politici che interpreto l’ultima proposta che arriva dal presidente della provincia Dario Galli, che chiederebbe l’autonomia del varesotto. Proposta che non è supportata da un elenco di vantaggi che otterrebbero i cittadini da tale autonomia, o meglio isolamento. Di sicuro si potrebbe fare un lungo elenco di vantaggi per i partiti politici, e ciò non sarebbe altro che un’ulteriore dimostrazione di quanto la politica “vecchio stampo” sia il freno più grande alla realizzazione di qualsiasi riforma positiva nel nostro Paese. 
L'Italia dei Valori lo ripete da anni che è necessario smantellare quelle nicchie di potere politico che navigano contro ogni miglioramento, ogni avanzamento economico e ogni utilità sociale. Le iniziative Referendarie che ci vedranno impegnati nelle piazze ad ottobre per eliminare i privilegi dei parlamentari e i finanziamenti pubblici ai partiti, sono l’ennesima dimostrazione.
Ora c’è un Governo tecnico che, per quanto personalmente ne disapprovo la natura per nulla democratica, ha spronato l’immobilità politica su quest’argomento. Per la prima volta viene affrontata concretamente la riorganizzazione dello Stato, delegando ai Comuni, nel pieno della propria autonomia, la possibile richiesta di uno spostamento in una provincia più coerente con la propria storia, la propria economia e i propri legami sociali e commerciali.
Ed è questo che sta cercando di fare la nostra amministrazione! Non nascondo che mi aspettavo la collaborazione della minoranza, che invece purtroppo sembra opporsi, ancora una volta, solo perché seduta dalla parte opposta dei banchi consiliari o per indicazioni dei partiti che vanno oltre il locale.
Se si provasse realmente a collaborare tra diverse forze politiche saronnesi, sono sicuro che si riuscirebbe a coinvolgere in una decisione comune anche tutte le altre realtà che circondano la nostra città, che adesso, nascoste dietro alla trincea dei propri dubbi rischiano di accettare passivamente le decisioni del CAL e di farci quindi inglobare in una grande provincia che poco avrà a che fare con i problemi  da risolvere sul nostro territorio.

Stefano Sportelli
consigliere comunale
IDV Saronno