...il coraggio di essere liberi

30 novembre 2006

Natale dei Valori

Si comunica che anche quest’anno l’Italia dei Valori della Lombardia sta organizzando un momento di incontro per scambiarsi gli auguri di Natale con tutti gli iscritti.

La festa, intitolata “Natale dei Valori” si svolgerà

Lunedì 18 dicembre 2006 dalle ore 18.30 alle 22.30

Presso la Camera del Lavoro

In Corso di Porta Vittoria 43

Milano

Sarà presente il Ministro Antonio Di Pietro e i Parlamentari della regione Lombardia.

27 novembre 2006

FINANZIARIA:RIMBORSI ELETTORALI, CONTRASTO IDV RESTO UNIONE

(AGI) - Roma, 14 nov. - Il rimborso sulle spese elettorali ai partiti surriscalda il clima della maggioranza: un emendamento dell'Italia dei Valori propone la sua cancellazione in caso di scioglimento anticipato delle Camere. Ma la norma non ha convinto i colleghi di coalizione e non e' stata recepita dal Governo, anche se l'Idv e' intenzionata a non ritirare la sua proposta e a sottoporla comunque al voto dell'Aula.
Secondo quanto si apprende, la questione e' stata affrontata anche nelle riunioni di maggioranza dei giorni scorsi. Ma stamane, i capigruppo dell'Unione hanno deciso di non recepire la proposta. In sostanza, l'emendamento dell'Idv presentato all'articolo 55 della finanziaria, prevede che i rimborsi non vadano effettuati in caso di elezioni anticipate. In dettaglio, si prevede l'abrogazione di una norma (contenuta in una legge del '99) e che recita cosi': "In caso di scioglimento anticipato del Senato o della Camera, il versamento delle quote annuali dei relativi rimborsi e' comunque effettuato". Se venisse appunto abrogata, i partiti politici non avrebbero piu' diritto ai rimborsi per le spese elettorali in caso di scioglimento anticipato di una delle due Camere. Sarebbero comunque fatti salvi "i crediti ceduti dai partiti o movimenti politici a terzi relativi alle sole competenze delle quote annuali maturate e corrispondenti all'anno di scioglimento anticipato". Su questo punto, si e' consumato un aspro scontro in particolare tra il capogruppo dell'Idv Massimo Donadi e quello dell'Udeur, Mauro Fabris. Alla fine, tutta la maggioranza ha comunque deciso di non far suo l'emendamento. Per Donadi, la questione non finisce qui, visto che l'emendamento sara' votato dall'Aula. "La lobby dei tesorieri di partito - ha detto - e' stata compatta e noi ci siamo trovati isolati. Ma porteremo lo stesso al voto la proposta, a testimoniare la solitudine della nostra battaglia". Da parte sua, Fabris ha puntualizzato: "Attenzione, non si tratta di finanziamento ai partiti ma di rimborso di spese elettorali, ossia su spese gia' sostenute. Insomma, sono soldi dati a consuntivo che nessuno ci regala, ma che possiamo avere solo con spese ben documentate". Alla luce di cio', ha riferito, "stamattina e' stato chiarito l'equivoco. C'e' una profonda differenza tra rimborso spese e contributo ai partiti". Percio', "quella dell'Italia dei Valori mi sembra un inutile e infondato tentativo di protagonismo. Anche l'Idv potra' ottenere il rimborso di queste spese, che in molti casi sono state notevoli. Nessuno puo' permettersi di rinunciarvi, nemmeno loro".

22 novembre 2006

NAUFRAGAR NELLA PALUDE? NO GRAZIE

L’associazione Le Girandole invita al dibattito:


NAUFRAGAR NELLA PALUDE? NO GRAZIE

Riforma elettorale , leggi vergogna, riforma della Giustizia,
conflitto d’interessi, indulto, riforma della Rai.


Ne discutiamo con:

• Gian Carlo Caselli
• Furio Colombo
• Nando dalla Chiesa
• Tana de Zulueta
• Marco Travaglio

Con la partecipazione dei "Ragazzi di Locri"



Milano, lunedì 27 novembre 2006
ore 20,30

Camera del Lavoro
Corso di Porta Vittoria, 43



Per altre informazioni:
Cell. 338 2518730
e-mail: le girandole@tiscali.it

19 novembre 2006

DI PIETRO, PIU' CHE UN POLITICO SONO FUNZIONARIO DELLO STATO

Roma, 2 nov. (Adnkronos) - 'Il mio impegno e' quello di portare il sentimento profondo del cittadino comune all'interno delle istituzioni', tanto che 'piu' che un politico, io mi sento un public servant, cioe' un funzionario dello Stato' che 'rispetta la democrazia e si impegna perche' la maggioranza cambi opinione. Ma con lealta', perche' e' piu' facile che domani non sorga il sole piuttosto che io sia la causa della caduta del governo di cui faccio parte'. Lo dice il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, che si racconta in una lunga intervista su 'L'Espresso'. Il leader di Italia dei valori spiega che la popolarita' di cui gode 'e' anche un handicap, perche' essere beneamato dall'opinione pubblica genera invidie, gelosie, rancori'. Ma non e' per questo che non gli hanno mai offerto il ministero della Giustizia: 'Ci sono due ragioni. Una nobile, che non condivido ma rispetto, dice che una persona che ha vissuto stagioni importanti da una parte della barricata non e' adatta a gestire un ministero cosi' delicato' e poi quella ignobile che dice: 'attenzione, se ci va Di Pietro poi va a finire che funziona pure la giustizia. Del resto io sono quello che ha fondato un partito per rilanciare la legalita' come fattore di sviluppo e di profitto'. 'Li ho capiti presto i politici di professione. Tu sei popolare, gli sei utile e loro ti fanno parlare, parlare, parlare, e poi ti fregano. Tu gli porti in piazza due milioni e mezzo di persone e il giorno dopo, passata la buriana -spiega Di Pietro- ricominciano come prima. Contro questi qua ci sono solo due strade. Una e' la rivoluzione, la presa della Bastiglia, ma non mi compete, farei un disastro'.
L'ex magistrato di mani pulite sa bene che in un determinato momento della nostra storia avrebbe potuto trascinare il paese. 'Lo so. Nel pieno dell'acclamazione popolare, alla fine del 1994, ho capito che la cosiddetta piazza vedeva in me un leader naturale. Ci ho riflettuto, ma conoscevo soltanto la patologia della politica e non avevo le competenze per affrontare da leader la situazione. Cosi' ho scelto l'altra strada, facendo un movimento e poi un partito. Ma resta il problema delle competenze. Ora -annuncia- sto mettendo su una scuola di formazione politica'. 'Ho portato nelle istituzioni, come assessori o consiglieri o sindaci, gia' 1.800 persone che non conoscono i fondamenti della politica. Ci hanno messo tanto cuore ma ora devono imparare le basi di un bilancio pubblico o di un procedimento elettorale'. Da qui deriva l'idea della scuola, con 'alcuni esperti che saranno coordinati da Leoluca Orlando in una bella sede permanente in Umbria'. Nessuna relazione con le fuoriuscite da Italia dei Valori: 'Niente affatto. Voi dell'informazione godete se uno come Sergio De Gregorio se ne va, ma non vi mettete mai a contare quelli che entrano. Io sto in attivo' assicura. Quanto all'addio del presidente della commissione Difesa del Senato, 'non e' poi cosi' grave. Purtroppo ci sono persone che fanno dell'arrivismo un punto d'arrivo. Io in genere mi fido del mio istinto e questa volta ho sbagliato. Pero' fino alla sera prima De Gregorio mi ripeteva: 'Ti do la mia vita'. Sono stato un seminarista e ho letto il Vangelo. C'era qualcuno, molto potente, un Padreterno, e il dodicesimo lo ha tradito. Figuriamoci a me, che sono un povero Cristo, piccolo piccolo, se non mi tocca la mia buona dose di tradimento'In seminario per studiare, perche, allora, non c'era altro modo allora per uno che non aveva i mezzi'. 'L'idea che ci sia un Dio e' una cosa buona che non mi toglie nulla e mi da' tranquillita'. Come tutti i cattolici, pecco e poi mi pento. Non la prenda alla lettera: e' soltanto una battuta per dire che non sono bigotto', dice Di Pietro. 'Ho sempre e solo lavorato e studiato. In tutta la mia vita -continua Di Pietro- non sono mai stato in una discoteca. Non so neanche come sono fatte. Ho superato tutti gli esami della facolta' di Giurisprudenza in tre anni e mezzo. Ero impiegato di giorno e studiavo la notte'. 'Dopo la laurea ho avuto l'intuizione di fare tutti i concorsi nello stesso periodo. Preparando bene quello da magistrato, ho vinto anche quelli per la polizia e per il ministero della Difesa', ricorda. 'Sono nato in una famiglia di contadini e ho cercato di prendere tutti i treni che passavano. Vorrei mandare questo messaggio ai giovani di oggi. Non e' vero che per riuscire ci vogliono le raccomandazioni. Ci vuole la fortuna che passi un treno, ma anche il coraggio di saltarci sopra'. Un peso importante nella sua formazione deriva anche dalla famiglia che, dice oggi Di Pietro, 'mi ha spinto verso la liberta''. Di Pietro parla anche del 'dolore piu' grande', la morte della gemella Angelina a quattro anni. 'Da quel giorno vivo il tempo come una rincorsa. Mentre faccio qualcosa penso gia' a che cosa posso fare subito dopo. Ho bisogno di tenere sempre la testa occupata. Devo fare, fare, fare', dice. Il leader di Italia dei Valori poi scherza anche sul fatto che a volte incappa in strafalcioni grammaticali. 'Sono fatto cosi' e mi piaccio. Parlo come mangio e la gente mi apprezza per questo. Nessuno potra' mai dire che non si capisce quello che dico, ma al massimo che non lo condivide. Quando vedo i miei sosia nei cabaret televisivi che storpiano le parole, mi ci diverto parecchio. Se fossi costretto riuscirei pure a parlare in politichese, ma -ammette- non sarei piu' io'.

13 novembre 2006

FINANZIARIA: DONADI A GASPARRI, FINITA MONARCHIA ASSOLUTA DI BERLUSCONI

Roma, 27 ott. (Adnkronos) - 'Comprendiamo il fatto che l'onorevole Gasparri sia stordito ed attonito di fronte ad una maggioranza che si riunisce compatta per discutere, tutti assieme, del percorso e delle modifiche da apportare alla Finanziaria'. Lo dichiara Massimo Donadi, presidente dei deputati Idv, che aggiunge: 'Deve essere una ben strana sensazione per lui, dopo 5 anni passati in un governo che assomigliava tanto ad una monarchia assoluta e in un Parlamento dove la maggioranza era ridotta al silenzio e letteralmente asservita e costretta a trangugiare tutto quello che il governo le propinava'. 'Tutto al contrario -prosegue- quello dell'Unione e' un governo che pratica la collegialita' e che riconosce al Parlamento un ruolo sovrano, come e' stato con il decreto fiscale, al quale l'Aula ha apportato importantissime modifiche. Si rassegni Gasparri -conclude Donadi- ma delle sue dissertazioni storiche non sappiamo proprio cosa farcene, ed abbiamo intenzione di continuare a dargli lezioni di democraticita' ancora per tanti anni'.

10 novembre 2006

Di Pietro sblocca la situazione del ponte sull’Adda

Stefano Zamponi, Capogruppo regionale dell’Italia dei Valori commenta l’impegno del Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro che ha sbloccato la situazione del ponte sul fiume Adda nel tratto tra Castiglione d’Adda e Montodine. E’ stata avviata, infatti, la procedura per l’affidamento dell’opera che, grazie ad un intervento d’urgenza, potrà essere cantierizzata già nel gennaio 2007.

“Dopo cinque anni di governo del centro destra fatto di promesse, promesse e ancora promesse il Ministro Di Pietro ha finalmente sbloccato i lavori del ponte sul fiume Adda crollato a causa dell’alluvione del ’94 nel tratto tra Castiglione d’Adda e Montodine”.

“Mentre Formigoni e la Moratti continuano a lamentarsi che questo Governo trascura il nord, dimenticandosi che il centro destra per cinque anni ha governato solo promettendo, in 6 mesi il Ministro Di Pietro ha dimostrato, con i fatti, di essere vicino ai problemi effettivi del nord”.

01 novembre 2006

POVERTA’ COME REALTA’ URBANA

ITALIA DEI VALORI di Milano

martedì 14 novembre 2006 - ore 20,30

Casa della Cultura - Via Borgogna 3 - Milano

dibattito su

“POVERTA’ COME REALTA’ URBANA”

La soglia della povertà per un nucleo familiare di 2 persone è stabilita in 826,3 € al mese. A Milano sono povere il 14 % delle famiglie per un totale di 162.000 cittadini.

E’ questo un fenomeno che va allargandosi negli ultimi anni e coinvolge particolarmente le donne sole e gli anziani.

LA MILANO “DA BERE” SI STA TRASFORMANDO

NELLA MILANO CHE NON ARRIVA A FINE MESE

Intervengono:

Giuliana CARLINO Assessore IDV della Provincia di Milano

Stefano PEDICA Parlamentare IDV

Mario FURLAN Presidente City Angels

Umberto LACCHETTI Esperto di Economia IDV

Francesca ZAJCZYK Sociologa Università Milano-Bicocca

Modera:

Riccardo MARTUCCI Coordinatore Italia dei Valori di Milano Città

Saranno presenti:

Stefano ZAMPONI Consigliere Regionale IDV

Ernesto NOBILI Consigliere Provincia di Milano IDV