...il coraggio di essere liberi

17 dicembre 2008

Auguri!

Il coordinamento di IDV di Saronno augura a tutti i simpatizzanti

Buon Natale

e


Felice Anno Nuovo!

28 novembre 2008

Avviso

Causa condizioni meteo avverse e l'impossibilità dei relatori di presenziare all'incontro di questa sera lo stesso è rinviato a data da definire.

24 novembre 2008

I telefoni usati finanziano opere sociali

Riportiamo un'iniziativa solidale ed ecologica.
I punti di raccolta a Saronno sono:

P.LE BORELLA 1, PRESIDIO OSPEDALIERO SARONNO
VIA MIOLA 5, CENTRO SPORTIVO,
FARMACIE DI VIA MANZONI E VIA VALLETTA,
SPORTELLI UTENZA SARONNO SERVIZI DI VIA ROMA

Riassunto da Il Sole 24 Ore Online:

Una campagna di solidarietà sociale che nasconde anche una finalità ambientale: riciclare cellulari usati per finanziare nuove strutture d'accoglienza.
A livello europeo, più di una persona su quattro (il 27%) cambia il proprio telefono ogni dodici mesi, generando un'incredibile volume di rifiuti elettronici che solo in minima parte viene riutilizzata. Su oltre 100 milioni di telefonini venduti in Europa ogni anno ne vengono riciclati solo 2,5 milioni, con un'enorme dispersione nell'ambiente di sostanze nocive come piombo, mercurio, cadmio, cromo e plastiche.

Si tratta, molto spesso, di apparecchi ancora funzionanti, oppure facilmente riparabili, anche se tecnologicamente obsoleti. Allungarne la vita, trasformando il rifiuto in risorsa economica reinvestibile in attività sociali, dal dicembre scorso, è l'obiettivo della campagna «Donaphone, il telefono solidale».
E’ possibile riporre nei contenitori di colore rosa i propri vecchi telefoni che vengono poi ceduti alla Primatech di Cinisello Balsamo, un'azienda specializzata in ricondizionamento dei rifiuti elettronici, a cui è stato affidato il loro riposizionamento e la vendita sui mercati dei Paesi in via di sviluppo». Parte dei proventi (3 euro a telefonino) vengono poi girati alla Caritas per la costruzione a Milano di una nuova struttura d'accoglienza per donne con bambini in difficoltà.

Anche il recupero dei contenitori rosa è un modo per generare opportunità lavorative: «Queste operazioni - concludono da Vestisolidale - sono state affidate alla nostra cooperativa, che impiega personale svantaggiato. Stiamo generando un circolo virtuoso a partire da un rifiuto tecnologico, tra l'altro di oneroso smaltimento». Un duplice vantaggio in nome della solidarietà e della tutela dell'ambiente insomma, che apre una strada sinora inesplorata in Italia e che già molti cittadini hanno già dimostrato di apprezzare.


Sito dell'iniziativa: www.donaphone.it

21 novembre 2008

Incontro sul Lodo Alfano - Venerdì 28/11

Italia dei Valori ha organizzato nelle scorse settimane banchetti per la raccolta firme a favore del referendum volto all'abrogazione del "Lodo Alfano".

Così sui due piedi non ci è stato possibile spiegare le motivazioni per le quali siamo contrari al "Lodo Alfano" né approfondire di che cosa si tratti esattamente.
Desideriamo che il cittadino giudichi quanto più possibile nel merito i provvedimenti legislativi più importanti, senza essere accecato da preconcetti ideologici.

Per tale motivo abbiamo indetto un incontro per venerdì 28 novembre 2008 in serata. In tale incontro informeremo la cittadinanza sull'esatto contenuto del "Lodo Alfano", sulle motivazioni addotte da chi lo sostiene e sul punto di vista contrario.

L'incontro si terrà venerdì 28 novembre alle ore 21 presso la Sala del Camino - Villa Gianetti (via Roma, 22)

La serata sarà anche l'ultima occasione di raccolta firme, perciò vi chiediamo gentilmente di informare eventuali amici interessati.

12 novembre 2008

Banchetto rimandato al 19 novembre


Causa pioggia,

il banchetto per la raccolta firme previsto per questa mattina al mercato di Saronno è stato rimandato a mercoledì prossimo 19/11.

28 ottobre 2008

Referendum Lodo Alfano: appuntamenti

Il partito Italia dei Valori con Di Pietro, coordinamento di Saronno, comunica che domenica 9 novembre mattina sarà in piazza libertà e mercoledì 12 novembre mattina sarà al mercato di Saronno (p.zza Caduti Saronnesi) con un gazebo per la raccolta delle firme per il referendum popolare che chiede l’abolizione della legge che concede l’immunità alle quattro più alte cariche dello Stato, detta anche Lodo Alfano. Informiamo inoltre che un foglio per la raccolta delle firme è depositato presso la segreteria del Comune.

In caso di maltempo gli appuntamenti per la raccolta delle firme saranno rimandati appena possibile e la cittadinanza verrà informata a mezzo degli organi di stampa locale e sul nostro blog idvsaronno.blogspot.com .

Ringraziamo fin d’ora i cittadini che, condividendo con noi questa iniziativa, ci sosterranno con la loro firma.

21 ottobre 2008

Congresso Provinciale IDV

Domenica 19 ottobre si è tenuto a Varese il terzo Congresso provinciale dell'Italia dei Valori, allo scopo di eleggere democraticamente il coordinamento provinciale del nostro Partito.Hanno partecipato molti iscritti della nostra provincia, tesserati al partito in quest'anno. Più del 50% degli aventi diritto ha rinunciato a una splendida domenica di sole per prendere parte attiva al congresso e impegnarsi in prima persona con il proprio contributo.Il congresso è stato un momento di grande partecipazione e democrazia, in cui sono stati presentati i punti di vista delle due liste partecipanti. E' stata infine premiata con un’ampia maggioranza la gestione di Alessandro Milani, che è stato riconfermato coordinatore provinciale, poiché gli iscritti hanno ritenuto valido il lavoro svolto finora. Molti interventi sono stati diretti proprio a rimarcare il lavoro svolto, ma non sono mancati gli interventi rivolti al futuro volti a definire l’organizzazione provinciale più efficiente e le strategie d’intervento sul territorio.


Il nuovo coordinamento provinciale, presieduto da Alessandro, è composto da molti giovani, ottimo augurio per il futuro in cui ci attendono la sfida del prossimo referendum per l'abolizione del lodo Alfano e le elezioni comunali della primavera 2009.

Viene eletto a Coordinatore Provinciale con il 65% dei consensi Alessandro Milani

Il direttivo è composto da:

1. Vilma Borsotti
2. Angela Salvia
3. Marco Bertoldo
4. Gennaro Gatto
5. Walter Chert
6. Ivan Mengotti
7. Giuliano Sonvico
8. Roberto Di Giandomenico
9. Danilo Cavallero
10. Luigi Buzzoni
11. Gianfranco Contini

05 ottobre 2008

Referendum

Comunicato Stampa

Il partito Italia dei Valori con Di Pietro, coordinamento di Saronno, informa che i giorni mercoledì 15 e mercoledì 22 mattina sarà al mercato di Saronno (p.zza Caduti Saronnesi) con un gazebo per la raccolta delle firme per l’abolizione della legge che concede l’immunità alle quattro più alte cariche dello Stato (detta anche Lodo Alfano).

Ringraziamo fin d’ora i cittadini che, condividendo con noi questa iniziativa, ci sosterranno con la loro firma.

Ricordiamo a chi volesse contattarci che i nostri recapiti sono:

varese@italiadeivalori.it

idvsaronno@gmail.com

Con l’occasione ricordiamo che è sempre aperto il nostro blog, all'indirizzo http://idvsaronno.blogspot.com/ dove potremo confrontare le nostre opinioni ed essere informati sulle iniziative in programma.

Il partito Italia dei Valori con Di Pietro, coordinamento di Saronno, informa che i giorni mercoledì 15 e mercoledì 22 mattina sarà al mercato di Saronno (p.zza Caduti Saronnesi) con un gazebo per la raccolta delle firme per l’abolizione della legge che concede l’immunità alle quattro più alte cariche dello Stato (detta anche Lodo Alfano).

Ringraziamo fin d’ora i cittadini che, condividendo con noi questa iniziativa, ci sosterranno con la loro firma.

Ricordiamo a chi volesse contattarci che i nostri recapiti sono:

varese@italiadeivalori.it

idvsaronno@gmail.com

Con l’occasione ricordiamo che è sempre aperto il nostro blog, all'indirizzo http://idvsaronno.blogspot.com/ dove potremo confrontare le nostre opinioni ed essere informati sulle iniziative in programma.

21 settembre 2008

'ndrangheta e politica

Da due quotidiani nazionali si apprendono notizie sconcertanti che riguardano la nostra Provincia; sapere che la lunga mano delle cosche voglia arrivare ad inquinare anche il nostro territorio è un fatto molto grave che non può lasciare indifferenti le forze democratiche. Il fatto che vi possano essere coinvolti dei noti politici della nostra Provincia fa riflettere su come si sono ridotte quelle regioni dove il connubio fra cosche è politica ha trovato terreno fertile su cui radicarsi e questo ci obbliga a fare l'impossibile per evitarlo. Lecito il sospetto che le notizie non siano trapelate in modo fortuito in quanto potrebbero portare alla compromissione dell’inchiesta impedendo agli inquirenti di fare chiarezza. Tutti dobbiamo fare la nostra parte per impedire che la nostra terra possa essere contaminata da realtà lontane dalla nostra cultura legata al lavoro e al sacrificio e non allo sfruttamento determinato dalla paura e dalla violenza.

Coordinatore Provinciale

"Di Pietro Italia dei Valori"

Alessandro Milani

09 settembre 2008

Querele elettorali

Il nostro primo ministro Silvio Berlusconi deve pagare 25.000 euro di spese processuali al settimanale britannico l'Economist secondo quanto deciso dal tribunale di Milano. La notizia è passata in sordina. Delle nostre testate nazionali, Repubblica ne ha fatto timidamente menzione a pagina 13 lo scorso 6 settembre affiancando la notizia alla foto del Presidente del consiglio che abbraccia campioni olimpici e delira dicendo di averci salvato dal ritorno del comunismo. Le altre testate il silenzio, nel timore di rompere il clima idilliaco tra governo e ombra di governo. Certamente ad Emilio Fede la notizia nessuno l'ha detta, agli altri Tg forse è sfuggita.

Il 26 aprile 2001 in un articolo copertina dal titolo "Perchè Berlusconi non è adatto a guidare l'Italia"(leggi l'articolo tradotto) si criticava il futuro Presidente del consiglio per essere al centro di un conflitto di interessi, si analizzava il suo impero commerciale e si numeravano i processi in corso contro di lui. Silvio Berlusconi allora partì all’attacco con una querela per diffamazione. Si trattava di un'edizione pubblicata poco prima delle elezioni che alla fine vinse. Poco importa che la querela non avesse alcun fondamento, servì a fare campagna elettorale, a mostrare i muscoli agli italiani. Anche a costo di una figuraccia internazionale dopo 7 anni, tanto, avrà pensato gli italiani dimenticano e i media aiuteranno a non ricordare. El Pais, lo stesso Economist, Reuters e altre fonti internet però la notizia la hanno riportata signor Presidente.
Gli argomenti dell'Economist rientrano pienamente nel "libero ed insindacabile esercizio del diritto di manifestazione del pensiero riconosciuto e tutelato dall'art.21 Cost.", ha scritto il giudice nella sentenza del 26 agosto di quest'anno (leggi la sentenza).

La gravità della querela depositata nel luglio 2001 da Silvio Berlusconi non è la sentenza dall'esito scontato leggendo l'articolo in questione, ma il fatto che debba essere un giudice a ricordare a colui che di lì a poco sarebbe diventato Presidente del Consiglio, e che oggi dopo 7 anni lo è nuovamente, cos'è l'articolo 21.
Attendiamo il ricorso preannunciato dal nostro Presidente del Consiglio ricordandogli che la stampa degli altri paesi occidentali non è quella della mitraglia mimata nella visita dell'ex premier sovietico Vladimir Putin e che la magistratura italiana non è ancora malleabile come il ministro della (sua) giustizia Angelino Alfano.

29 giugno 2008

[Valori_in_movimento] 8 Luglio Manifestazione a Roma

Carissimi Amici,
Italia dei Valori Regionale organizza uno ( o più) pullman con partenza dalla Stazione Centrale alle 9 di mattina dell'8 luglio e rientro al termine della manifestazione.

Per adesioni e ulteriori informazioni telefonare alla sede regionale di Via Casati 02/45498447 o scrivere a lombardia@italiadeivalori.it

Per ottimizzare l'organizzazione è necessario che vi affrettiate a prenotare, il trasporto in Pulman da e per Milano sarà gratuito.

24 giugno 2008

Qui di seguito vi riporto la lista dei reati per i quali sarà prevista la sospensione dei processi qualora dovesse essere approvato l'emendamento inserito dagli avvocati onorevoli del "Caimano" all'interno del pacchetto Sicurezza.
Ecco la lista.
- aborto clandestino
- abuso d’ufficio
- adulterazione di sostanze alimentari
- associazione per delinquere
- bancarotta fraudolenta
- calunnia
- circonvenzione di incapace
- corruzione
- corruzione giudiziaria – è quella per cui Silvio Berlusconi ha fatto questo decreto
- detenzione di documenti falsi per l’espatrio
- detenzione di materiale pedo-pornografico
- estorsione
- falsificazione di documenti pubblici
- frodi fiscali
- furto con strappo
- furto in appartamento
- immigrazione clandestina
- incendio e incendio boschivo
- intercettazioni illecite
- maltrattamenti in famiglia
- molestie
- omicidio colposo per colpa medica
- omicidio colposo per norme sulla circolazione stradale vietata
- peculato
- porto e detenzione di armi anche clandestine
- rapina
- reati informatici
- ricettazione
- rivelazioni di segreti d’ufficio
- sequestro di persona
- sfruttamento della prostituzione
- somministrazione di reati pericolosi
- stupro e violenza sessuale
- traffico di rifiuti
- truffa alla Comunità Europea
- usura
- vendita di prodotti con marchi contraffatti
- violenza privata


Proposta concreta: mandiamola in giro via mail, stampiamola in una decina di copie e attacchiamole nelle bacheche dell'università, alle fermate degli autobus e dei metro.

Questa è la destra che vuole più sicurezza!

22 giugno 2008

Manifestazione per la legalità

L'Associazione GIV (Giovani dell'Italia dei Valori) Lombardia partecipa:

Lunedì 23 giugno ore 17.30


alla manifestazione davanti al palazzo di giustizia a Milano contro la giustizia ad personam.

Incontro in Piazza Cinque Giornate, ore 17.30.

Per ulteriori info http://www.idvgiovani.it/index.php?option=com_smf&Itemid=66&topic=5282.0

04 giugno 2008

Domenica 8 Giugno 2008

Il Coordinamento di Saronno dell’Italia Dei Valori con Di Pietro comunica che prosegue la campagna d’iscrizione al Partito, a tale scopo organizzerà, tempo permettendo, domenica 8 giugno un gazebo in c.so Italia in mattinata.

Ringraziamo sin d’ora i cittadini che aderiranno alla nostra iniziativa.

26 maggio 2008

MUTUI: DI PIETRO, UN'ALTRA BUFALA DEL GOVERNO

(ANSA) - ROMA, 23 MAG - 'Per i mutui a tasso variabile ancora una bufala del governo'. A sostenerlo e' Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori.' Quello che Tremonti cerca di vendere come una sua conquista - prosegue Di Pietro - non e' altro che uno specchietto per le allodole. Stiano attenti i cittadini. L'importo di ogni rata puo' anche calare come era nel 2006, ma il loro numero poi aumentera' e su quelle aggiuntive incideranno nuovi interessi. Insomma, una falsa illusione che rischia di gravare sulle spalle di tanti cittadini alle prese con una rata per pagarsi la casa che hanno acquistato'. 'Perche' Tremonti non ha insistito con i banchieri per applicare le norme, gia' in vigore, che prevedono la portabilita' dei mutui a costo zero ed aprire quindi una sana competizione tra gli istituti di credito? E' cosi' - conclude il leader dell'Italia dei Valori - che il cittadino sarebbe veramente libero di scegliersi la banca che applica tassi piu' convenienti e trovare un reale risparmio'.

15 maggio 2008

Caso Schifani

Chi avesse visto l'intervista a Marco Travaglio nella trasmissione "Che tempo che fa" si sarà reso conto che si vuole mettere un bavaglio a chi si permette di rivelare informazioni scomode sui politici e pertanto abbiamo pensato fosse utile inviare, in modo individuale, la e-mail seguente.
Non sortirà un grande effetto ma sicuramente farà comprendere che ci sono cittadini che non sono disposti ad accettare che si possano porre limiti all'informazione.

<schifani_r@posta.senato.it>
Ogg: Richiesta conferma o smentita fatti

Al Presidente del Senato Renato Schifani

Il sottoscritto cittadino elettore Le chiede se corrisponda a verità quanto affermato da Marco Travaglio nel libro: “Se li conosci li eviti” e cioè:
1)che Lei sia o sia stato socio della Società Siculabrokers unitamente a Nino Mandalà e Benny D'Agostino
2)che Lei sia stato Consulente del Comune di Villabate come esperto del Sindaco in materia Urbanistica
Qualora lo ritenga utile od opportuno, potrà aggiungere sue eventuali valutazioni.
In assenza di Sua risposta entro 10 giorni da oggi, riterrò il suo silenzio come conferma dei fatti soprariportati e trarrò le mie valutazioni
Distinti saluti

05 maggio 2008

Silvio “privato corruttore”

Riporto un brano tratto da "Mani Sporche", libro pubblicato da Chiarelettere e scritto da Barbacetto, Gomez e Travaglio, dal titolo "Silvio 'privato corruttore'" (pag.769).

"Anche i giudici d’appello chiamano Berlusconi il “privato corruttore”. Ma diversamente da quel che avevano stabilito i loro colleghi nel rinvio a giudizio, scrivono nero su bianco che Previti, Pacifico e Acampora non concorrono nel reato del giudice Metta, bensì in quello del “privato corruttore”, cioè del Cavaliere:

l’attività degli extranei nella consegna del compenso illecito si sostituisce a una condotta, che, altrimenti, sarebbe giocoforza posta in essere, in via diretta, dal privato interessato […]. La retribuzione del giudice corrotto è fatta nell’interesse e su incarico del corruttore.

In pratica i tre avvocati Fininvest agirono come intermediari di Berlusconi, che li incaricò di pagare Metta e, in seguito alla sentenza comprata, alla fine intascò il primo gruppo editoriale italiano. E, diversamente da lui, non meritano le attenuanti generiche, “non ravvisandosi alcun elemento positivo per attenuare il trattamento sanzionatorio”. E questo per:

l’enorme gravità del reato [e per] la gravità del danno arrecato non solo alla giustizia, ma all’intera comunità, minando i principi posti alla base della convivenza civile secondo i quali la giurisdizione è valore a presidio e tutela di tutti i cittadini con conseguente ulteriore profilo di gravità per l’enorme nocumento cagionato alla controparte nella causa civile e per le ricadute nel sistema editoriale italiano, trattandosi di controversia (la cosiddetta guerra di Segrate) finalizzata al controllo dei mezzi di informazione; [per] la spiccata intensità del dolo; [per] i motivi a delinquere determinati solo dal fine di lucro e, più esattamente, dal fine di raggiungere una ricchezza mai ritenuta sufficiente; [per] i comportamenti processuali tenuti [con continue e spudorate “menzogne”, nda]; [per] il precedente penale specifico [Imi-Sir, nda].

Quanto alle parti civili, i giudici riconoscono alla Presidenza del Consiglio un danno di 129 mila euro:

l’episodio delittuoso si svolse all’interno della cosiddetta “guerra di Segrate”, combattuta per il controllo di noti e influenti mezzi di informazione; e si deve tener conto dei conseguenti interessi in gioco, rilevanti non solo sotto un profilo meramente economico, comunque ingente, ma anche sotto quello prettamente sociale della proprietà e dell’acquisizione di mezzi di informazione di tale diffusione.

La parte civile Cir, cioè De Benedetti, ha diritto al rimborso dei danni morali e patrimoniali, ma da quantificare in separata sede civile: i giudici avrebbero concesso un anticipo in sede penale, cioè una “provvisionale”, ma i legali Cir non ne hanno fatto richiesta. Spetterà dunque ai giudici civili stabilire e liquidare:

tanto il danno emergente quanto il lucro cessante, sotto una molteplicità di profili relativi non solo ai costi effettivi di cessione della Mondadori, ma anche ai riflessi della vicenda sul mercato dei titoli azionari.

Il 13 luglio 2007 la II sezione penale della Cassazione mette il timbro finale al caso Mondadori, confermando in toto la sentenza d’appello-bis. La vicenda – scrivono i giudici – “coinvolgente la Fininvest, fonte della corruzione e pagatrice del pretium sceleris”, cioè del “mercimonio” della sentenza Metta, non può ammettere le attenuanti generiche: per “l’elevata gravità del reato e del relativo danno, l’intensità del dolo, i motivi a delinquere e i comportamenti processuali” caratterizzati da “mendacio”. Quanto alle prove, ce ne sono a bizzeffe: rappresentano un “corredo di emergenze, nomi e collegamenti ben diverso dalla definizione di “schizzo di fango”, usata dai difensori dell’ex giudice Metta. Ora è ufficiale: il Cavaliere possiede da sedici anni una casa editrice grazie a una sentenza comprata. Ma, naturalmente, nessuno gliene chiederà conto.”

17 aprile 2008

Ringraziamenti

Il coordinamento di Italia dei Valori di Saronno

ringrazia

gli elettori di Saronno per la preferenza accordata.

Siamo lieti di informarvi che è stato eletto un consigliere provinciale per Italia dei Valori: si tratta di VILMA BORSOTTI, che nel collegio di Varese II ha raccolto la percentuale di voti più alta in provincia: il 5,689 %


Se desiderate, potete contattarci per proposte, suggerimenti e per richiedere che temi di vostro interesse e di rilevanza provinciale siano portati in consiglio provinciale dal neoeletto consigliere.

02 aprile 2008

Giuseppe Paone


Giuseppe Paone, Pensionato, Candidato nel collegio di Saronno II per le elezioni provinciali 2008

01 aprile 2008

Il programma e i candidati

Italia dei Valori si presenta alle elezioni insieme al Partito Democratico, dopo che l’ex Presidente Reguzzoni ha deciso di dimettersi a meno di un anno dal voto del 28 maggio 2007. Abbiamo quindi elaborato un programma comune (scaricabile a questo indirizzo) che tocca tutte le necessità della nostra Provincia, dal tema fondamentale del rapporto Istituzioni–Cittadino, a quelli dell’ambiente e dei servizi pubblici. Noi di Italia dei Valori ci impegneremo sui temi che da sempre contraddistinguono la nostra azione politica. In primo piano la sicurezza e la legalità, per riconfermare il NO all’indulto e al clientelarismo, la lotta agli sprechi e la trasparenza nella gestione pubblica. Altro punto focale le problematiche giovanili, che possono trovare risposta positiva attraverso il trinomio Istruzione, Formazione, Lavoro. Italia dei Valori ritiene fondamentale l’apporto dei Giovani nella società civile e nella politica e ne candida 8 nella nostra provincia (l'elenco completo dei candidati è scaricabile cliccando qui). L’impegno dell’Italia dei Valori si rivolge quindi a migliorare il nostro futuro, su cui gravano ipoteche pesanti quali i debiti contratti per i prossimi quarant’anni dall’amministrazione provinciale e la situazione ambientale. Ci impegneremo quindi, con la serietà e la trasparenza che ci contraddistinguono e con l’entusiasmo dei nostri giovani, per portare avanti i diritti di tutti e non solo i vantaggi di pochi, per difendere la politica dei diritti contro quella dei privilegi. Daremo voce alle vostre istanze che fin d’ora potete comunicare a idvsaronno@gmail.com.

27 marzo 2008

Alitalia: con Berlusconi, si può fare

Nel 2002 il bilancio dell'Alitalia è risultato positivo per 93 milioni di euro. Nel 2003 si è avuta una perdita di 520 milioni di euro, saliti a 844 l'anno successivo. Nel 2005 la perdita è stata contenuta a 168 milioni per poi risalire nel 2006 a 605 milioni di euro e fermarsi nell'ultimo bilancio annuale del 2007 a 364 milioni di euro. Fino ad oggi, quasi tutte le perdite sono state a carico dello stato. Si parla di oltre 15 miliardi di euro, considerando anche i periodi non citati. Alla fine del 2006 il governo Prodi è costretto all'ennesima ricapitalizzazione e decide di vendere il 40% della compagnia al miglior offerente. Si formano una decina di “cordate”, ma tutte alla fine rinunciano, giudicando troppo vincolanti e impraticabili le clausole imposte per il compratore. Nell'estate del 2007 si decide di andare a trattativa privata, e per limitare le spese si prepara un piano che prevede, tra l'altro, il taglio di 150 voli da Malpensa.
A dicembre i pretendenti di Alitalia sono tre: Air France-KLM, Ap Holding (capofila del gruppo Air One) e una nuova compagnia che ha per rappresentante legale Antonio Baldassarre, già amministratore delegato della Rai al tempo dell'ultimo governo Berlusconi. Alla fine dell'anno sia il consiglio di amministrazione dell'Alitalia, sia il governo danno il via alla trattativa in esclusiva con Air France-KLM. Del resto, a questo punto chi potevano scegliere? Air One che ha un fatturato almeno 8 volte più basso di Alitalia e con molti debiti? Il gruppo appena nato di Antonio Baldassare, di cui si sa poco o nulla? La scelta era obbligata. Il governo e Alitalia accettano il
piano Air France- KLM il 16 marzo scorso. Il valore dell'offerta è previsto in 1,7 miliardi di euro di cui di 1 miliardo per ricapitalizzare la compagnia e il resto per pagare le azioni e le obbligazioni. L'offerta deve essere però approvata dai sindacati, dal nuovo governo che si insedierà a Palazzo Chigi dopo il 15 Aprile e dipende tra l'altro dal ritiro della causa della SEA, il gestore dell'aeroporto di Malpensa. La SEA infatti richiede all'Alitalia più di un miliardo di euro per l'annullamento dei 150 voli prima menzionati. Per le regole della Comunità Europea l'Alitalia non può più usufruire di aiuti di stato e quindi: o trova un compratore o fallisce. Anche i sindacati
bocciano il piano perché prevede circa 2000 esuberi. A questo punto, visto che gli errori, pagati dai contribuenti, sono stati commessi sia dai governi di centro destra in larga misura, sia da quelli di centro sinistra, non sarebbe stato ragionevole metterci una pietra sopra e cercare di garantire un posto di lavoro ai dipendenti in uscita dall'Alitalia e per conseguenza da Malpensa? Ed ecco che arriva il cavaliere... dopo aver assistito, senza battere ciglio alle enormi perdite di Alitalia sotto il suo governo, fa credere agli italiani di avere in tasca la soluzione, quando agli occhi di tutti gli osservatori la soluzione non c'è.
Ricordando ancora che nel 2003 si è avuta una perdita di 520 milioni di euro, saliti a 844 l'anno successivo e che nel 2005 la perdita è stata contenuta a 168 milioni per poi risalire a 605 milioni nel 2006. Ricordando che il governo Prodi è entrato in carica a metà del 2006, perché Silvio Berlusconi non ha risanato la compagnia di bandiera quando era al governo? Adesso lui urla: “O si fa Alitalia o si muore!” ma in gioventù ha navigato per mare riuscendo poi a cavalcare, con grande astuzia, le onde televisive. Ora vuole volare, cioè far volare i suoi figli e fare l'assistente di volo a
terra, scusate al governo. Ma i contribuenti e i lavoratori hanno le tasche piene di promesse, aneddoti e barzellette, vogliono certezze. Quelle certezze che lui non può dare.

Tratto da www.giornaledigitale.net

24 febbraio 2008

Assemblea dei Giovani Dell'Italia dei Valori

AVVISO DI CONVOCAZIONE




Con la presente si comunica che l'assemblea dei Giovani Dell'Italia dei Valori della Lombardia è convocata per il giorno:

Domenica 9-03-2008
Alle ore 10:00

presso la sede IDV di via Lepontina,3 Milano per la trattazione del seguente:

ORDINE DEL GIORNO

1- Comunicazioni del coordinamento;
2- Situazione Giv nazionale;
3- Presentazione del progetto GIV "Sistemi elettorali";
4- Presentazione del progetto "la nostra costituzione"; 5- Presentazione agli iscritti del rendiconto con deliberazione dell'aprrovazione;
5- Varie ed eventuali;

Il coordinatore
GIV LOMBARDIA
(Luca Ragone)

12 febbraio 2008

Dimissioni Raguzzoni

Dallo scorso 26-27 Maggio sono passati solo 8 mesi e mezzo.

La CdL ha imposto una vittoria schiacciante anche grazie alla seconda candidatura di Marco Reguzzoni che, forte del suo operato, ha imposto una forte attenzione sull’importanza centrale del territorio come punto principale della sua campagna elettorale.
Ecco l'uomo, bustocco doc, l'uomo del territorio che difende i varesini, non può rinunciare alla cadregha romana e si dimette.
Lui, l'ingegnere che non voleva sottrarre un euro, ai suoi concittadini non rinuncia alla sua pensioncina da 2 anni e otto mesi e fa spendere, anche per la sua provincia, altri soldi per nuove elezioni anticipate.
Se poi, come pare ovvio dopo il rifiuto di Silvio all'election day, si dovrà votare più avanti (Giugno), la spesa elettorale sarà ancora maggiore.
Questo alla Lega non preoccupa, con circa 4 € di rimborso elettorale ogni voto ricevuto, ben vengano nuove e costose elezioni! Se poi è possibile ricevere doppie pensioni e doppi privilegi, tanto meglio!


Il comportamento verticista del partito Leghista non pare una gran novità. L'ex sindaco, Fumagalli, a Varese è durato poco più di 6 mesi, infatti è stato commissariato il Comune, a seguito delle indagini per abuso d'ufficio.

I nomi che già circolano paiono alquanto assurdi, infatti molti elettori leghisti non potranno mai votare persone come Caianiello (FI) o qualcun altro che non abbia il fazzoletto verde.
Ecco che qualcuno getta nella mischia il padre della Lega che magari vincerebbe a mani basse, però con i suoi problemi, chiari a tutti, di salute e si rischierebbe di tornare un'altra volta al voto dopo solo 6-9 o 12 mesi. Ma forse è meglio così: le macchine partitiche mangiano soldi e una bella iniezione di rimborsi elettorali non può fare che piacere.

Non bastano le consulenze d’oro dei comuni, non bastano i lauti compensi degli Amministratori Delegati di società partecipate da enti locali, mentre in alcune di queste risultano assunti più dirigenti che impiegati!

Preoccupa l’indifferenza del cittadino che, indignato, non sa più a chi rivolgersi e troppo spesso diserta le urne, un comportamento sbagliato che lascia spazio proprio ai peggiori. Nella cabina elettorale, non si ricordino i bei discorsi, le vane parole, i numeri snocciolati di presunti successi di cui non si vede traccia nella vita reale. Si guardino i fatti: Reguzzoni si è dimesso dopo 8 mesi e questo è indice evidente di quanto avesse a cuore il suo programma, il resto, le altisonanti parole di giustificazione, è tutto aria fritta!

Noi, che abbiamo fatto una campagna elettorale risultata quasi invisibile, senza grande clamore e grande spesa, avevamo già posto l’attenzione sulle sirene romane che stavano cominciando a suonare all’orecchio e avevamo denunciato apertamente che si correva il rischio di tornare a nuove elezioni dopo solo pochi mesi dalle precedenti.

Ci siamo impegnati ed ancora con più forza ci impegneremo e sosterremo una campagna affinché sulla scheda elettorale gli elettori trovino alternative e non solo le solite alternanze dei soliti noti.

03 febbraio 2008

CRISI/IDV DENUNCIA:CON VOTO ANTICIPATO 300 MLN IN PIU'AI PARTITI

Roma, 1 feb. (Apcom) - Se si andasse ad elezioni anticipate i partiti continueranno a percepire i rimborsi della XV legislatura fino al 2011 e a questi si sommeranno i rimborsi spettanti per quella che sarà la XVI legislatura per un costo complessivo di 300 milioni di euro in tre anni. Lo denuncia Silvana Mura, deputata dell'Italia dei Valori. "La crisi di governo - prosegue - ha messo il silenziatore a molte torbide vicende di questo Paese, gli attacchi alla magistratura, lo scandalo Cuffaro, il trasferimento di De Magistris, l`assoluzione di Silvio Berlusconi per la legge selfservice sulla depenalizzazione del falso in bilancio e da ultima una legge sciagurata per i rimborsi elettorali". "Mi riferisco a una legge vergogna del febbraio 2006 - osserva Mura - approvata dal governo di centrodestra, e non abrogata in questa legislatura, che consente ai partiti, in caso di scioglimento anticipato della Camera e del Senato, di continuare a percepire i rimborsi elettorali fino alla data di scadenza naturale della legislatura. In altre parole, se, come pare, si andasse ad elezioni anticipate, i partiti continueranno a percepire i rimborsi della XV legislatura fino al 2011, e a questi si sommeranno i rimborsi spettanti per quella che sarà la XVI legislatura". "Insomma - sottolinea l'esponente dell'IdV - dalle tasche degli italiani, tutti quelli aventi diritto al voto, i partiti sfilano di tasca un doppio rimborso per ben tre anni, per un costo complessivo di 300 milioni di euro. Il meccanismo è perverso e per assurdo incentiva la caduta dei governi, più governi si susseguono nel minor tempo possibile e più i partiti vengono foraggiati. Più i partiti dimostrano di non essere capaci di governare, più ricevono soldi". "L`Italia dei Valori ha proposto in tutte le occasioni, con tutte le sue forze, l'abrogazione di questa legge priva di ogni fondamento etico e morale già nella finanziaria 2007 replicando con una proposta di legge anche in quella del 2008. Nessun partito ha offerto la propria disponibilità, nessuno ha voluto rinunciare a 100 milioni in più all'anno che questa norma deposita nelle loro tasche", conclude Mura.

01 febbraio 2008

SME: DI PIETRO, EMERGE GRAVITA' DEL CONFLITTO DI INTERESSI

Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "Con la depenalizzazione del falso in bilancio, approvato da Berlusconi e dalla sua maggioranza, il conflitto d'interessi emerge in tutta la sua gravita'. Se non si provvede a risolvere il conflitto d'interessi non si avra' mai la certezza che chi sta nelle istituzioni faccia gli interessi della collettivita' piuttosto che i suoi". Lo scrive, nel suo blog, Antonio Di Pietro. "Nel caso specifico Berlusconi era sottoposto ad un processo per il reato di falso in bilancio ma, avendo provveduto a modificarlo, l'ha fatta franca -aggiunge il leader di Idv-. Noi abbiamo ripristinato quel reato con un Ddl ma intanto, per Berlusconi, c'e' stata l'impunita'. E' gia' molto grave che, per sistemare un caso personale, si modifichi una legge; ora, alla beffa, si aggiunge il danno gravissimo per il Paese e per quei cittadini che sono state vittime di chi, macchiatosi dello stesso reato, non sara' condannato".

26 gennaio 2008

Iniziativa

Segnaliamo interessante iniziativa:

Circolo Carlo Rosselli di Milano – Associazione Sinistra Rossoverde – Fondazione Critica Liberale – Circolo Critica Liberale Milano – CGIL Lombardia – Circolo La Riforma – Laboratorio Politico Metropolitano – Arciragazzi – Donne in Rete – Associazione Donne Arabe in Italia (DARI) – Associazione Luca Coscioni – Aspide – Associazione Enzo Tortora-Radicali Milano – Circolo Nuova Società – Associazione per il Rinnovamento della Sinistra – Aprile – Circolo Il Socialista – Associazione Unione Laica di Cernusco Sul Naviglio – Associazione per una Libera Università delle Donne – Lega Italiana Nuove Famiglie

Organizzano un incontro sul tema

Rapporto sulla secolarizzazione e difesa della laicità

ITALIA LAICA E LAICI IN GINOCCHIO

Perché in questo Paese i laici contano così poco,

quando la società si sta sempre più secolarizzando?

GIOVEDI’ 31 GENNAIO 2008 - ORE 21.00

presso ARCHIVI DEL 900 (ex Tikkùn) in via Montevideo 9

a Milano (zona Parco Solari – MM2 Sant’Agostino)

Intervengono

Marco BRUNAZZI docente di storia contemporanea Università degli Studi di Bergamo

Susanna CAMUSSO segretaria regionale CGIL Lombardia

Dounia ETTAIB rappresentante dell’Associazione Donne Arabe in Italia

Giulio GIORELLO docente di filosofia della scienza Università degli Studi di Milano

Franco GRILLINI deputato socialista, presidente onorario Arcigay.

Enzo MARZO direttore di Critica Liberale

Bruno MELLANO deputato radicale

Carlo Augusto VIANO professore emerito dell’Università degli Studi di Torino

Introduce Francesco Somaini presidente Circolo Carlo Rosselli Milano

22 gennaio 2008

Mastella

Gli italiani, alle prese con i più reali problemi quotidiani della propria vita, assistono, disgustati ed intrattenuti allo stesso tempo, al progressivo degrado del livello di capacità e azione del ceto politico alle redini del paese, rumoroso e colorato sfondo ormai da tempo in testa ai reality show preferiti dal popolo di tutte le fasce sociali.

Il Mastella show, in particolare, non ci è proprio nuovo, ma il suo conduttore merita la nostra stima per la capacità di mantenere l’attenzione su di sé, nonostante la ripetitività e prevedibilità del canovaccio, che abilmente induce sempre tutti a dimenticare l’esiguità dei consensi su cui effettivamente poggia.

Nessuno può non simpatizzare umanamente con un uomo che vede la propria moglie sottoposta a misure restrittive della libertà personale; nessuno che abbia visto Elio, uno dei figli di Clemente Mastella, può pensarne meno che bene per com’egli ha affrontato a viso aperto e parole chiare certo giornalismo necrofilo; nessuno può non notare la singolarità della focalizzazione dell’inchiesta giurisdizionale di S. Maria Capua Vetere sul partito Udeur e su suoi aderenti e referenti, quando tutti sanno che le prassi incriminate e messe platealmente in piazza sono tristemente comuni e trasversalmente praticate dalla politica locale e nazionale.

Così “big” Clemente si presenta, ancora ministro della Giustizia in carica, in Parlamento e sostituisce alla relazione annuale sullo stato della giurisdizione le dimissioni in diretta ed un’invettiva senza precedenti contro la magistratura, che fa venire i complessi pure a Berlusconi (che spesso ha avuto motivo di pentirsi della propria delicatezza).

Il senatore Mastella incassa solidarietà a piene mani, umana da tutti, politica da troppi, applausi a scena aperta da una Camera che potrebbe aver fatto lo stesso l’altro ieri, e non 15 anni fa, per Benedetto Craxi detto Bettino; il Presidente del Consiglio lo loda, fa proprio tutto quello che può di ciò che il Mastella ha detto e fatto, tace pericolosamente sull’indicibile che pure è stato detto, sorride ammiccante (né gli riesce altrimenti) richiamando il figliol prodigo all’ovile.

Ma nulla è sufficiente; l’abbraccio che Casini ha offerto a Mastella all’uscita dall’aula dopo il discorso di fuoco è bastato a far scoccare di nuovo la scintilla dell’antica passione: il grande centro. Penso che se tentassimo di parlare di centro ad uno straniero, un nordamericano ad esempio, quello probabilmente penserebbe alle freccette, o a qualche altro gioco di compagnia. Per Clemente Mastella la ricerca di quell’ineffabile ed eterea sostanza sempre sfuggita agli alchimisti e nota solo come “centro” è invece una ragione di vita. Solo un cinico comunista infido potrebbe pensare che il medesimo lungimirante Mastella abbia visto infine spostarsi il delicato ago della propria convenienza, e quindi proceduto alla chiusura dello sportello in zona centrosinistra per recarsi all’incasso nell’altro quartiere.

Penso sia opportuno simpatizzare con tutta la famiglia Mastella, ed auspicare che le future consultazioni elettorali consentano finalmente agli elettori di cancellare dall’orizzonte politico almeno il partito-famiglia Udeur, grottesca punta di diamante della clamorosa autoreferenzialità ed inettitudine della politica di cui gli italiani sono esasperatamente stanchi, ed altrettanto incapaci di liberarsi.

Andrea Guazzi

18 gennaio 2008

GIUSTIZIA: DI PIETRO, INACCETTABILE ATTACCO MASTELLA A MAGISTRATURA

Roma, 16 gen. (Adnkronos) - ''Esprimo la mia umana comprensione per la vicenda che riguarda la moglie del ministro Mastella. E' altresi' apprezzabile il senso di responsabilita' e la correttezza istituzionale che hanno portato il ministro della Giustizi ad annunciare in Parlamento le sue dimissioni, gesto che, siamo certi, contribuira' a rasserenare il clima ed a sgomberare il campo da basse strumentalizzazioni''. Lo afferma Antonio Di Pietro che pero' bolla come ''inaccettabile'' l'attacco sferrato dal guardasigilli dimissionario alla magistratura. ''Come Italia dei valori -sottolinea il ministro delle Infrastrutture- non possiamo non prendere le distanze dalla parole pronunciate dal guardasigilli, nei passaggi in cui parla di giustizia ad orologeria, di giudici che cercano di abbattere i loro nemici politici, o di magistrati che fanno ostaggi. Queste parole non le abbiamo tollerate quando erano altri ad invocare queste argomentazioni, non possiamo ora, per la nostra coerenza, accettarle da chi e' ministro della Giustizia in carica, anche perche' -scandisce il leader Idv- quando si pensano queste cose della magistratura italiana, diventa veramente difficile svolgere con equilibrio un ruolo delicato come quello del guardasigilli''. ''Ribadiamo, infine, anche in questa occasione, il concetto per cui quando si ha a che fare con la giustizia -avverte Di Pietro- ci si difende nelle aule dei tribunale e non al di fuori di esse''.

13 gennaio 2008

LEGGE ELETTORALE: DI PIETRO, NOI DRITTI VERSO IL REFERENDUM

(ANSA) - ROMA, 11 GEN - Piuttosto che fare una legge dopo un'estenuante negoziato tra i partiti, 'noi andremo dritti al referendum'. Antonio Di Pietro schiera l'Italia dei Valori fuori dal confronto in Parlamento sulla riforma elettorale. L'IdV, dice il ministro delle Infrastrutture a margine di una conferenza stampa organizzata per rivendicare i risultati ottenuti in finanziaria per la riduzione dei costi della politica, non e' 'contro' la bozza Bianco. Ma pensa che debbano decidere i cittadini. 'Se dobbiamo essere contro qualcosa, siamo contro la proliferazione dei partiti - afferma Di Pietro - Quindi, siamo d'accordo con l'idea di Veltroni e Berlusconi per una legge che blocchi il proliferare di mille sigle politiche, ma allora e' il caso che nasca da una decisione dei cittadini. E vogliamo ricordare a Pd e Fi che noi, insieme ad An, siamo stati i primi a dirlo, raccogliendo le firme per il referendum'. Di Pietro e' convinto insomma che la legge che dovesse uscire dal referendum potrebbe funzionare, 'con il sistema maggioritario e lo sbarramento'. E si chiama fuori dal confronto. 'L'IdV restera' nelle istituzioni, nel governo, nella maggioranza di centrosinistra - afferma durante la conferenza stampa - perche' solo cosi' si possono davvero cambiare le cose. Ma per farlo ci vogliono regole che ci consentano di competere. Invece mi pare che stiano facendo regole per eliminarci...'. Per questo, alla deputata dipietrista Silvana Mura non resta che rivolgersi agli elettori: 'Se non ci fossimo stati noi - dice infatti - tanti risultati per eliminare sprechi e privilegi della politica non si sarebbero ottenuti: dateci voti, fateci diventare un grande partito per superare la soglia...'.(ANSA).