...il coraggio di essere liberi

30 marzo 2011

“Confusione nel partito dell’indipendenza della nazione che non esiste”

Replico all'ennesimo attacco rivolto al Sindaco da parte della Lega con la semplice considerazione che nessuna multa viene applicata se si rispetta il codice della strada. Il "partito per l'indipendenza della nazione che non esiste" è abituato a governare il paese modificando leggi e norme non gradite per salvare i potenti dai processi e favorire gli affari di pochi. Poco importa a loro se questi cosiddetti provvedimenti legislativi, spesso incostituzionali, distruggono la giustizia o la scuola pubblica.
Capisco quindi le difficoltà e gli sforzi del segretario cittadino di tale partito nel comprendere il semplice concetto del rispetto della legge e dei codici tra cui quello della strada.
Difficoltà e confusione anche nelle dichiarazioni del capogruppo del "partito per l'indipendenza della nazione che non esiste".
Se desidera assistere ed onorare in Consiglio Comunale l'anniversario per i 150 anni dell'Unità d'Italia alzandosi alle note dell'inno di Mameli, come afferma di aver fatto in passato, che lo faccia evitando inutili e sterili polemiche. Altrimenti decida coerentemente di non farlo rivendicando la secessione incostituzionale che umilia gli italiani e l'articolo 5 della nostra Costituzione: "La Repubblica, una e indivisibile..".
Invito nuovamente la cittadinanza a partecipare al prossimo Consiglio Comunale del giorno 1 aprile alle ore 20.15 per ascoltare insieme l'inno di Mameli e per essere parte attiva alla politica di questa amministrazione.
Da centocinquantanni uniti, ma italiani da sempre.

Giuseppe Reale
referente IdV Saronno

29 marzo 2011

“La salute e la sicurezza non sono un limite”

Non siamo contro tutte le proteste, in quanto sono sempre espressione della libertà e dei diritti dei cittadini. Ma non siamo d'accordo con la protesta sul limite dei 30 km all'ora, poiché ci sembra avventata e preconcetta, basata sull'impulsività e non sulla ragione, sulla politica della contrapposizione e non sul principio.
Questo dissenso al limite di 30 km/h è nato da un tentativo cinico da parte di alcune forze politiche e da parte di politici “da tavolo” e pubblicitari, di insinuare il dubbio nei cittadini che ci fosse una motivazione economica o di semplice protagonismo da parte del sindaco e dell'amministrazione. Questi partiti cittadini di opposizione applicano la protesta con l'unico fine di distrarre l'attenzione dalla realtà. L'inquinamento dell'aria di Saronno è in continuo peggioramento negli ultimi sei anni, al contrario di quanto invece accade nelle città che ci circondano.

Noi saronnesi subiamo un pesantissimo traffico di attraversamento nella nostra città e questo mette sempre più in pericolo i ciclisti, i cittadini che decidono di spostarsi a piedi e i bambini che spesso giocano nei parchi adiacenti alle strade o che vanno a piedi a scuola. Senza dimenticare che più aumentano le auto in circolazione sul nostro territorio, più inquinamento atmosferico e acustico ci troviamo a dover sopportare. La protesta sui 30 km all'ora è un modo goffo per allontanare l'attenzione da politiche di destra tendenti all'immobilismo e al semplice non far niente. Ecco perchè non siamo d'accordo con chi ha promosso questa protesta che contrasta il singolo provvedimento e ignora l'intenso lavoro orientato al futuro della nostra città da parte del Sindaco Porro e di tutta l'amministrazione che cerca il consenso nel tempo e attraverso i risultati che si otterranno.

Si sta creando l'intesa con la regione e tre province per realizzare una rete di trasporto pubblico che coinvolga le città limitrofe. Si inseriranno nel Regolamento Edilizio cittadino provvedimenti per l'utilizzo di energie rinnovabili e sistemi di efficienza energetica nelle future costruzioni. E' stato diffuso il decalogo delle buone azioni anti-inquinamento. Si stanno studiando ampie zone 30 in tutta Saronno. E' ormai alla conclusione la revisione della Zona Traffico Limitato in centro. Nel periodo invernale è stata emessa un'ordinanza sindacale per diminuire le temperature negli edifici pubblici e privati. Intanto Pdl, Lega, Ui e affini cos'hanno proposto? Niente: si sono solo impantanati in continue proteste di convenienza, puramente politiche e pubblicitarie. Noi dell'Italia dei Valori continueremo a lavorare, non rinnegando mai il confronto con le opposizioni, in attesa che la loro politica della contrapposizione lasci spazio al dialogo in vista dell'interesse futuro dei saronnesi.

Stefano Sportelli
consigliere comunale
Italia Dei Valori - Saronno

25 marzo 2011

Giusto aprire il consiglio comunale con l’inno di Mameli

Sinceramente non capiamo le polemiche del segretario cittadino del “partito per l'indipendenza della nazione che non c'è”. 
Ennesime esternazioni di un partito composto da esponenti politici troppo attenti a compiacere estremi idealismi di secessione e discriminazione, che perdono tempo ad attirare l'attenzione sul contorno che divide, tralasciando la sostanza che ci unisce.
Non capiamo come si possa criticare il sindaco Luciano Porro che in occasione delle celebrazioni per l'anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia ha fatto notare le contraddizioni di alcuni ministri dello Stato Italiano, che pur avendo giurato fedeltà e rispetto alla Costituzione, hanno rilasciato dichiarazioni che offendono e umiliano lo Stato, la Carta Costituente e gli italiani, dimostrandosi una classe dirigente quantomeno imbarazzante e di sicuro inadeguata.

Il ripetersi di tali affermazioni ci fa percepire ancora di più la gravità e la mancanza di rispetto di cui sono intrise le loro dichiarazioni.
Chi ha un ruolo istituzionale ha l'obbligo di servire e rispettare lo Stato Italiano e tutti i cittadini che lo compongono, senza discriminazioni. La costituzione della Repubblica Italiana “riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo” e quindi chi ripudia lo Stato e la Costituzione nega la legittimità dei diritti fondamentali degli italiani. 
Ben venga quindi il discorso del nostro sindaco e ben venga inoltre la decisione di aprire i prossimi Consigli Comunali con l'inno di Mameli per festeggiare durante l'intero 2011 la ricorrenza il 150° anno dall'Unità d'Italia, poiché l'inno italiano è il ponte che da sempre unisce idee, culture e origini differenti sul nostro territorio nazionale. 


Vogliamo inoltre rassicurare il segretario cittadino del “partito per l'indipendenza della nazione che non c'è” che nonostante gli enormi tagli imposti dal governo centrale e il doveroso rispetto del patto di stabilità, che quest'anno è particolarmente gravoso e che obbligherà gli enti locali a pagare l'incapacità di arginare e ridurre il debito pubblico da parte della maggioranza parlamentare, questa amministrazione comunale sta assicurando ai cittadini saronnesi servizi e opere necessarie per il benessere dell'intera collettività.
Invitiamo quindi numerosa la cittadinanza a partecipare al prossimo Consiglio Comunale del giorno 1 aprile alle ore
20.15 per ascoltare insieme l'inno di Mameli e per essere parte attiva alla politica di questa amministrazione.
Centocinquantanni uniti, ma italiani da sempre.

Giuseppe Reale - Referente IdV Saronno
e
Stefano Sportelli - Consigliere Comunale IdV Saronno

16 marzo 2011

"Nucleare: interessi di pochi e rischi per tutti"

Mentre giunge la notizia di una quarta esplosione nella centrale nucleare giapponese di Fukushima, si scopre che i reattori sono in fusione con possibili danni al nocciolo e le radiazioni si stanno diffondendo costringendo le autorità nipponiche ad evacuare migliaia di sopravvissuti allo tsunami nell'arco di decine di chilometri.
Questo incidente provocato da eventi naturali ha portano alla luce, per l'ennesima volta, l'ARROGANTE ILLUSIONE di coloro che sono favorevoli all'uso di tale tecnologia, di poter controllare la natura ed evitare incidenti nucleari.
Il desiderio di far tornare in Italia il nucleare cela enormi interessi economici privati che non considerano gli enormi rischi per la salute dei cittadini.
E' una tecnologia costosa e ancora oggi nella nostra bolletta paghiamo una quota riferita allo stoccaggio delle vecchie scorie del nucleare italiano prima del referendum abrogativo del 1987.
Alcuni politici o cosidetti "tecnici" favorevoli ad un vecchio modo di produrre energia estremamente pericoloso evitano di considerare tutti gli effetti negativi prodotti da gravi incidenti avvenuti nel passato (Three Mile Island - USA 1979, Chernobyl - Russia 1986).
Siamo contrari all'utilizzo di energie non controllabili che generano scorie che nessuno vuole e che nessuno sa dove immagazzinare per i prossimi decenni e secoli.
Molti paesi hanno deciso di investire nelle energie rinnovabili, alternative al nucleare. Il nucleare è una risorsa e soprattutto un'ideologia in via d'estinzione. E' noto infatti che tra qualche decennio l'uranio non sarà più disponibile.
Come possiamo pensare di poter gestire i rifiuti radioattivi se ancora oggi non riusciamo, in buona parte dell'Italia, a gestire i rifiuti domestici?
Perchè si è calpestata la volontà popolare del referendum abrogativo del 1987? "Non lasciamo il mondo agli stupidi", questo è il motto della Solon, una delle società tedesche leader nello sviluppo dell'energia solare.
Vi ricordiamo che il 12 giugno vi sarà la possibilità di esprimere ancora una volta il proprio dissenso verso la scelta italiana di tornare al nucleare con il referendum proposto dall'Italia dei Valori. Partecipate in tanti e non lasciate che gli interessi di pochi distruggano la vita dei nostri figli.

Stefano Sportelli - Consigliere Comunale
Italia dei Valori di Saronno

Giuseppe Reale - Referente IdV Saronno

06 marzo 2011

Case popolari: Leggi regionali inadeguate e Tagli ai Comuni..la Lega ne è colpevole

Nei giorni scorsi ho appreso della sortita del capogruppo della Lega Nord a Saronno che continua ancora una volta a fare operazioni di propaganda nella disperata consapevolezza di aver poco da dire.
Con novizia di particolari questo signore scopre l'acqua calda e tenta di insinuare il dubbio che a Saronno ci sia un Centrosinistra pronto a consegnare il patrimonio immobiliare agli immigrati insieme a qualche moschea e a qualche nuovo campo rom.
E' infatti molto facile fare pubblicità a se stessi ed al proprio partito cercando di cavalcare uno dei temi che più sta a cuore agli Italiani. Le case popolari costituiscono il frutto di una vita di sacrifici di un'intera collettività e di intere generazioni e la stragrande maggioranza dei cittadini è molto sensibile alla loro assegnazione. Questi beni hanno senso se svolgono la funzione di tutelare i membri della comunità che li ha realizzati che sono caduti in disgrazia e che non riescono più ad assicurare un tetto a se stessi e alla propria famiglia.
Ci troviamo dinanzi ad una fase di vera emergenza abitativa:
la perdita di posti di lavoro dovuta anche all'inerzia della Lega Nord che per anni si è preoccupata dei problemi giudiziari del premier e dei suoi servi rischia di mandare in strada interi nuclei familiari.
Dobbiamo essere sicuri che le case popolari vengano assegnate alle persone più bisognose ed in ogni caso questa tutela deve essere il più possibile temporanea. Non possiamo permettere che lo sforzo encomiabile di una fascia della cittadinanza che fa una vita di sacrifici privandosi di qualsiasi cosa per poter pagare l'affitto o il mutuo, per non rinunciare alla dignità di poter realizzare con le proprie forze i propri obiettivi, venga mortificato da alcuni soggetti formalmente nullatenenti che accedono alla lotteria delle case popolari. Non possiamo poi permetterci di importare nuovi poveri magari con molti figli, che competano e vincano inesorabilmente nelle assegnazioni facendo perdere anche la speranza dei nostri disagiati. Ormai ci vuole più di una vita per poter pagarsi casa ed in ogni caso questi immobili finiscono in pratica per essere assegnati a titolo definitivo visto che quasi sempre vengono poi trasmessi ai congiunti in caso di decesso.
Vi assicuro che lo sconcerto è grande quando bisogna vigilare sulle procedure quasi sempre basate sull'autocertificazione degli assegnatari e sulla scarsezza di strumenti a supporto di una rigorosa verifica di quanto dichiarato. Ma chi le fa le leggi? Chi sta al governo nazionale? E al governo della Lombardia?
Purtroppo la lega Nord .
Quello che il segretario della lega nord dimentica è che il comune non può derogare in alcun modo dalle graduatorie che vengono predisposte secondo modalità e programmi informatici forniti dalla Regione pena il ricorso del mancato assegnatario con conseguenti ripercussioni di tipo anche penale per gli amministratori oltre che di danni per le casse del comune che le ha intraprese. Chi impedisce che ci sia una corretta lotta al lavoro nero che ostacola il corretto monitoraggio delle situazioni reddituali? Chi ha impedito l'attuazione di una corretta politica fiscale che permettesse un più rigoroso controllo da parte dell'amministrazione pubblica?
La lega nord che tanto si scandalizza dalla presenza degli immigrati nelle graduatorie è quella stessa forza politica appoggia quei tanti imprenditori padani che chiedono da sempre l'aumento dei flussi migratori per poter sfruttare meglio la forza lavoro e far pressione sulla dinamica dei salari degli operai con la scusa che gli italiani non vogliono più fare alcuni lavori. Molti di questi signori non esitano a scaricare alla prima occasione il rischio d'impresa sui più deboli che vengono lasciati al buon cuore della collettività insieme alle loro famiglie. Continuiamo in questo modo a privatizzare gli utili e collettivizzare le perdite.
Bisogna trovare un rimedio; credo che le modalità di assegnazione debbano essere ripensate a livello nazionale e regionale attraverso la riassegnazione periodica, la predisposizione di strumenti finalmente efficaci per il riscontro reddituale degli assegnatari ed attraverso la messa in atto di procedure di densificazione finalmente efficienti.
Con riferimento infine a quanto asserito dal capogruppo della lega nord in tema di autonomia impositiva ai sensi dell'art.119 della costituzione che per propaganda definisce federalismo comunale stendiamo un velo pietoso: si è dimenticato di ricordare che grazie anche alla Lega Nord sono stati decurtati trasferimenti dallo stato ai cittadini Saronnesi per ca. 1.750.000 (UNMILIONESETTECENTOCINQUANTAMILA ) di eur nei soli ultimi due mesi. E i Saronnesi pagano..........

IdV Saronno
(Bruno Pezzella - consigliere comunale)

05 marzo 2011

9 mila metri cubi di rifiuti portati a Saronno senza avvisare il Comune..

Non tutti i cittadini sanno che recentemente sono giunti a Saronno 9.000 metri cubi di rifiuti pericolosi provenienti dalla bonifica dell’ex polo chimico di Pioltello. 9mila metri cubi sono centinaia di camion che hanno circolato tra l’autostrada e la Ditta saronnese cui erano destinati per lo stoccaggio. Anche se dalle prime informazioni risulta che non si dovrebbe trattare di rifiuti tossici ma di nero fumo misto a terra che sono stati prudentemente chiusi in sacchi protetti da cui quindi non dovrebbe essere fuoriuscito nulla, sorprende che si sia venuti a conoscenza del fatto solo attraverso la stampa, in quanto l’operazione è avvenuta a seguito di un Decreto Governativo che è stato notificato a Regione Lombardia, alla Provincia di Varese, e alla Ditta interessata ma non al Comune di Saronno. Ovviamente La situazione ha destato diffuse preoccupazioni in città al punto che se ne è discusso fino a notte inoltrata come ultimo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale dello scorso 28 febbraio. Il nostro sindaco ha protestato verso gli organi competenti chiedendo contemporaneamente all’Arpa della Lombardia e alla Provincia di Varese che si provveda ad un immediato controllo ambientale.

Noi seguiremo con attenzione questa vicenda perché sono diverse le domande cui occorre dare una risposta: prima fra tutte perché il nostro Comune non è stato preventivamente informato e secondo perché mandare questi rifiuti proprio a Saronno?

IdV Saronno

(Donato Abbagnale)