...il coraggio di essere liberi

24 dicembre 2012

AUGURI A TUTTI !


Buon Natale a tutti i voi e alle vostre famiglie, con l'augurio di vivere felicemente ogni momento di queste splendide feste che riaccendono il desiderio di condividere e donare.

Che possano infondere a tutti il coraggio e la speranza per un futuro migliore, da poter guardare con sempre maggiore serenità.

E' l'occasione per ringraziarvi a nome di tutto il gruppo dell'Italia dei Valori di Saronno per il sostegno e per la partecipazione alle nostre iniziative referendarie.

 
BUONE FESTE E BUON 2013!!
 
 
Stefano Sportelli
consigliere comunale - IDV Saronno

Bruno Pezzella
consigliere comunale - IDV Saronno

Agostino Fontana
Referente cittadino IDV e Assessore alle Opere pubbliche di Saronno

16 dicembre 2012

Energie Rinnovabili - Saronno: delibera Consiglio Comunale


Durante l'ultimo Consiglio Comunale del 14 dicembre, è stata approvata la delibera, proposta dall'Assessore Fontana, che incarica la Giunta di predisporre un bando per la concessione del diritto di superficie della copertura di immobili comunali destinati alla realizzazione di impianti fotovoltaici.

Il Comune non dispone delle risorse finanziarie necessarie per la realizzazione di questi impianti poiché la priorità è per quegli interventi che rivestono carattere d'urgenza e quindi, ad esempio, scuole, strade, illuminazione pubblica ed abbattimento barriere architettoniche.
Tuttavia non abbiamo abbandonato uno degli obiettivi del nostro programma elettorale ovverosia l'attenzione per l'ambiente e l'impegno assunto dal nostro paese per rispettare l'accordo di Kyoto per la riduzione dei gas serra di cui le energie rinnovabili e l'efficienza energetica costituiscono un elemento chiave.
A dimostrazione di ciò non c'è solo la delibera sopracitata ma anche azioni concrete già realizzate, come l'impianto fotovoltaico che è stato installato al cimitero, attivo da marzo e collegato al GSE, e l'impianto geotermico in fase di realizzazione presso il Centro Diurno per Disabili.
Per perseguire questo obiettivo si è dovuto dare spazio alla ricerca di soluzioni alternative e ci si è orientati a cercare una collaborazione tra privati e amministrazione pubblica.
Dopo una analisi tecnica delle coperture degli edifici comunali, sono stati individuati 14 immobili che possono ospitare sui tetti i pannelli solari per una potenzialità totale di 1000 kw su una superficie di circa 16000 metri quadrati. L'energia prodotta potrebbe coprire la necessità di oltre 300 abitazioni.

E' importante sottolineare il fatto che la manutenzione ordinaria dei tetti in questione ricadrebbe sul privato per i vent'anni della durata della concessione, come anche la rimozione dell'eternit presente sulla copertura della scuola IAL Lombardia.
Allo scadere dei vent'anni, l'amministrazione comunale potrà decidere se rinnovare i diritti di superficie o non rinnovarli, diventando così proprietaria degli impianti per gli ultimi anni di funzionamento dei pannelli solari.
Purtroppo l'ultimo Conto Energia, che prevede incentivi per le energie rinnovabili, risulta essere meno conveniente rispetto ai precedenti, sarà dunque compito degli uffici comunali cercare il punto di equilibrio tra costi e vantaggi per il pubblico.
Da sottolineare poi l'importante aspetto ecologico ovverosia la riduzione di gas serra pari a 496.000 tonnellate/anno di CO2.
Concludo rimarcando un altro obiettivo dell'Italia dei Valori: inserire nel Regolamento Edilizio comunale le norme di efficienza energetica che risulteranno migliorative rispetto a ciò che già prevede il Regolamento Edilizio della regione, ma si dovrà aspettare l'imminente adozione del PGT (Piano Generale del Territorio).

Stefano Sportelli
consigliere comunale 
Italia dei Valori - Saronno

24 ottobre 2012

Sgomberata la ex-tintoria di via Bainsizza (verrà demolita)

Martedì mattina si è concluso lo sgombero dello stabile occupato dai ragazzi del Telos in via Bainsizza. Ad  intervenire sono state le forze dell’ordine in comune accordo con l’amministrazione;  in seguito è stato stabilito che il fatiscente edificio verrà abbattuto, come da richiesta dei proprietari. Quasi sicuramente le dichiarazioni del PDL cittadino e dell’europarlamentare Lara Comi, che si sono susseguite all’occupazione dello stabile, non hanno fatto altro che alzare la tensione mediatica sull’accaduto e ciò non ha di certo agevolato i tempi per il tentativo di sgombero. Ed infatti, appena è calata l’attenzione generale sull’accaduto, non si è fatto attendere l’intervento preventivato. Non mi ha sorpreso l’efficace operato della Polizia, ma sono rimasto basito dal constatare come gli esponenti del PDL locale continuino a fingere di non capire che certe situazioni vanno gestite sia con decisione sia con cautela e nei giusti tempi.

Non ho mai letto sulla stampa interventi così decisi e accusatori del PDL locale o della Comi  e non ricordo nessuna dichiarazione densa di allarmismo quando ci fu la prima occupazione del Telos in via Milano, ai tempi dell’amministrazione di centro-destra. Forse la legalità è un prodotto stagionale? Dipende dal momento e su chi va applicata?
Tornando alla realtà dei fatti, questa amministrazione ha operato con decisione ma con la dovuta riservatezza per risolvere il problema.
Questo sgombero è merito esclusivo delle forze dell’ordine ma ha dimostrato, per l’ennesima volta, che Sindaco e amministratori hanno interagito e operano in continua collaborazione con le forze dell’ordine per il controllo del territorio e la sicurezza.
Noi dell’Italia dei Valori siamo contenti che tutto si sia svolto senza scontri tra occupanti e forze di polizia,  speriamo vivamente che in futuro non si debba tornare a parlare di nuove occupazioni abusive e di non dover tornare a rispondere ad accuse pubblicitarie di esponenti di centro-destra.
I partiti di destra hanno perso la loro credibilità proprio perché hanno basato la loro idea politica sull’allarmismo e sull’accrescere le paure dei cittadini per poi auto-nominarsi solutori dei problemi attraverso semplicistici slogan che non erano poi sostenuti da reali idee di governo e che quindi si sono rivelate sempre più un mezzo per acquisire consensi senza mai portare soluzioni razionali ai problemi che si presentano. Questo vecchio modo di fare politica ha già dato i primi segni di cedimento durante le ultime elezioni e arriveranno altre conferme elettorali nei prossimi mesi. La gente ha oggi più fonti di informazione a disposizione e non si fa più impaurire da qualche manifesto, oggi più che mai l’elettore valuta le soluzioni ai problemi e questo sembra che il centro-destra non l’abbia ancora capito.
Stefano Sportelli
consigliere comunale di Saronno
Italia dei Valori

22 ottobre 2012

Raccolta firme anche Sabato 27!

Prossimo Gazebo per la raccolta firme sui 4 referendum:
sabato 27 ottobre, dalle 15 alle 19 in piazza Libertà a Saronno.
VI ASPETTIAMO!



Italia dei Valori - Saronno

18 ottobre 2012

SABATO 20 OTTOBRE: Inizia a Saronno la raccolta firme per i 4 Referendum!

Sabato pomeriggio 20 ottobre l’Italia dei Valori scende in piazza Libertà a Saronno per la raccolta firme relative a 4 Referendum.
 
Si tratta di due Referendum che riguardano l’abolizione dei privilegi della politica e due per il ripristino dei diritti dei lavoratori.
 
1. Il primo mira all’abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti. Già nel 1993 gli italiani votarono per un Referendum che chiedeva l’abolizione di questi finanziamenti, che ebbe come esito il 90% di SI, ma la politica dell’epoca decise allora di modificare il nome di questi emolumenti in “Rimborsi elettorali”, un cambiamento nelle parole ma che in sostanza lasciò tutto com’era prima del voto. Ora questo nuovo Referendum punterà a abolire definitivamente questi “rimborsi”.
2. Il secondo “toccherà nel vivo” i privilegi della politica. I Parlamentari italiani sono i più pagati d’Europa e negli ultimi anni hanno spesso deliberato per aumentare i propri privilegi, stratificando nel tempo i compensi accessori. Questo Referendum chiederà l’abolizione della Diaria, un’integrazione economica di circa 3.500 euro che si aggiunge al già alto stipendio mensile dei Parlamentari.
3. Il terzo quesito referendario riguarderà i diritti dei lavoratori. Il Governo Berlusconi nel 2011 inserì nella manovra finanziaria, nell’articolo 8, grosse limitazioni al Contratto Nazionale di Lavoro, delegando di fatto la contrattazione di orari lavorativi, il tipo di contratto, le modalità dei contratti a termine, l’inquadramento del personale e le rispettive mansioni a una trattativa privata tra azienda e lavoratore, con conseguenti disuguaglianze di trattamento sul territorio nazionale. Con questo quesito si vuole abrogare l’articolo 8 per ripristinare la centralità del Contratto Nazionale di Lavoro.
4. L’ultimo quesito chiede il ripristino dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Il Governo Monti ha cancellato questo articolo e ciò impedirà a lavoratori licenziati senza giusta causa, a fronte di sentenza del Giudice favorevole al lavoratore, di essere reintegrati in azienda e nelle stesse mansioni.
 
 
Il mio è un invito a partecipare attivamente, insieme a noi dell’Italia dei Valori di Saronno, alla raccolta firme che si protrarrà fino a dicembre di quest’anno o semplicemente a recarti ai nostri gazebo per apporre la tua firma per i quesiti referendari in cui credi. Partecipare è il modo migliore per contrastare la politica delle parole vuote, che niente di concreto porta al nostro Paese. Raccogliere le firme o firmare è un mezzo concreto per contrastare la politica dei privilegi che difficilmente deciderà di cambiare autonomamente. Due firme per eliminare gli eccessivi privilegi economici dei Partiti e dei Parlamentari, due firme per ripristinare l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e per abrogare l’articolo 8 della manovra finanziaria del Governo Berlusconi. Nello specifico, i due quesiti referendari sul lavoro sono condivisi e porteranno la partecipazione di altri partiti di centro-sinistra, di realtà associative e sindacali nazionali.
 
E’ evidente a tutti che negli ultimi tempi la politica nel suo complesso non ha dato bella immagine di sé e ciò può scoraggiare la partecipazione attiva, ma noi dell’IDV Saronno ci stiamo impegnando a pieno nelle istituzioni e in piazza con il solo intento di rappresentare al meglio i saronnesi e la parte buona e concreta della politica. Ovviamente non tutti hanno ancora avuto la possibilità di conoscerci e questo potrebbe frenarti dal contribuire con il tuo impegno e il tuo tempo a questa campagna referendaria, ma sono queste le occasioni migliori per conoscersi e per permetterti di valutarci sia a livello personale sia nei nostri ideali. Se hai il dubbio di non essere informato o in grado di contribuire alla raccolta firme, ti rassicuro che non c’è niente di più semplice che raccogliere i dati e le firme delle persone che si presenteranno ai nostri gazebo. E’ proprio in queste occasioni che noi dell’IDV notiamo la netta la differenza tra la politica vista in televisione e la politica della partecipazione che cerchiamo di applicare a Saronno. Ora tocca ai cittadini e ad ognuno di noi.
 
Ti aspettiamo ai nostri gazebo sia che tu voglia dare una mano o anche solo per firmare! Ti chiediamo solo di inviarci una e-mail a idvsaronno@gmail.com nel caso tu voglia contribuire a raccogliere le firme, condividendo insieme a noi l’impegno in piazza.
 
Italia dei Valori – Saronno
Stefano Sportelli
 
Gazebo:
sabato 20 ottobre - Piazza Libertà - Saronno, dalle 15 alle 19

08 ottobre 2012

RACCOLTA FIRME: INFORMAZIONI

Cliccare sul link sottostante, per trovare tutte le info sulla raccolta firme per i Referendum IDV di ottobre...
- Abrogazione Rimborsi Elettorali ai Partiti ed ai Movimenti Politici
- Abrogazione della Diaria per i Parlamentari
- Ristabilire il valore del Contratto Nazione del Lavoro
- Ripristino dell'Articolo 18 nello Statuto dei Lavoratori
 

... a breve le date in cui saremo in piazza a SARONNO

http://www.italiadeivalori.it/referendumcasta/

Italia Dei Valori - Saronno

30 settembre 2012

A favore della città metropolitana di Milano..


In Consiglio Comunale è stata approvata la delibera, da inviare al Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), che esprime la richiesta di quest’amministrazione di far passare il Comune di Saronno nella provincia di Milano e nella conseguente futura Città metropolitana di Milano.

Il dibattito in Consiglio Comunale è stato pacato e ogni forza politica ha avuto l’occasione di esternare i propri dubbi, evidenziando sia i possibili vantaggi che gli svantaggi. Tuttavia la nostra maggioranza ha circostanziato la propria decisione con dati tecnici e analizzando i singoli articoli della legge che porterà alla riorganizzazione delle province: la città metropolitana di Milano avrà la possibilità di pianificare il territorio e le reti infrastrutturali, di organizzare i servizi pubblici in ambito metropolitano, di gestire viabilità e mobilità e coordinare lo sviluppo economico e sociale del territorio, tutte funzioni che la provincia non avrà; al contrario le opposizioni si sono limitate a sollevare molti “se” e molti “ma”, non portando mai dati a supporto della decisione contraria alla delibera. Perché, sia chiaro, l’aver votato contro o l'essersi astenuti vuol dire aver deciso di appartenere a una futura provincia pedemontana che non sarà più quella di Varese: questa, sparendo, entrerà a far parte di una macro-provincia comprendente quelle di Como, Lecco e Monza-Brianza. In Consiglio Comunale, PDL, LEGA e UI hanno dichiarato che per loro è più giusto attendere, dimenticando però di sottolineare che il loro indugiare ha il valore pratico di una approvazione verso una futura appartenenza alla suddetta macro-provincia, che avrà quasi sicuramente Monza come capoluogo, con le ormai decennali difficoltà di collegamento viabilistico e ferroviario.
Più volte è stato ripetuto: “È fondamentale che ci sia un’unione tra i comuni del saronnese”. Ma quanti sforzi ha realmente investito la politica locale per cercare di creare questa aggregazione?  Allo stato dei fatti l'unione si è verificata solo per cause di forza maggiore. In passato i sindaci del saronnese sono caduti nell’errore di guardare solo nel proprio “orto”, spesso a discapito dei servizi e dei molteplici vantaggi che intenti comuni tra le città del saronnese avrebbero portato ai propri cittadini. Basti pensare a cosa si potrebbe realizzare  lavorando insieme sui problemi riguardante i trasporti, l’inquinamento, la gestione dei rifiuti come anche dell’acqua, i provvedimenti di carattere socio-assistenziale.
La stessa cosa è accaduta su scala nazionale: quanti anni hanno avuto a disposizione i politici italiani per riordinare le province e per fare studi approfonditi sotto ogni aspetto, sia economico sia sociale? Molti. Eppure niente: tutti i partiti hanno nel proprio programma elettorale la riduzione se non la soppressione delle province, ma nessuno ha mai operato concretamente in tal senso, limitandosi a istituire moribonde commissioni parlamentari . Unico partito a distinguersi, noi dell’Italia dei Valori, con una proposta di legge di iniziativa popolare volta ad abolire le province, portata in Parlamento ai primi di luglio, che ha ricevuto voto contrario di PDL, LEGA e PD.
Qual è stato il risultato di questi anni? Proprio l'opposto dei programmi sbandierati in campagna elettorale: le province italiane sono andate a moltiplicarsi raggiungendo il numero di 110, con annessi carrozzoni politici e società partecipate.
E' su quest’onda di conservazione degli attuali  ruoli politici che interpreto l’ultima proposta che arriva dal presidente della provincia Dario Galli, che chiederebbe l’autonomia del varesotto. Proposta che non è supportata da un elenco di vantaggi che otterrebbero i cittadini da tale autonomia, o meglio isolamento. Di sicuro si potrebbe fare un lungo elenco di vantaggi per i partiti politici, e ciò non sarebbe altro che un’ulteriore dimostrazione di quanto la politica “vecchio stampo” sia il freno più grande alla realizzazione di qualsiasi riforma positiva nel nostro Paese. 
L'Italia dei Valori lo ripete da anni che è necessario smantellare quelle nicchie di potere politico che navigano contro ogni miglioramento, ogni avanzamento economico e ogni utilità sociale. Le iniziative Referendarie che ci vedranno impegnati nelle piazze ad ottobre per eliminare i privilegi dei parlamentari e i finanziamenti pubblici ai partiti, sono l’ennesima dimostrazione.
Ora c’è un Governo tecnico che, per quanto personalmente ne disapprovo la natura per nulla democratica, ha spronato l’immobilità politica su quest’argomento. Per la prima volta viene affrontata concretamente la riorganizzazione dello Stato, delegando ai Comuni, nel pieno della propria autonomia, la possibile richiesta di uno spostamento in una provincia più coerente con la propria storia, la propria economia e i propri legami sociali e commerciali.
Ed è questo che sta cercando di fare la nostra amministrazione! Non nascondo che mi aspettavo la collaborazione della minoranza, che invece purtroppo sembra opporsi, ancora una volta, solo perché seduta dalla parte opposta dei banchi consiliari o per indicazioni dei partiti che vanno oltre il locale.
Se si provasse realmente a collaborare tra diverse forze politiche saronnesi, sono sicuro che si riuscirebbe a coinvolgere in una decisione comune anche tutte le altre realtà che circondano la nostra città, che adesso, nascoste dietro alla trincea dei propri dubbi rischiano di accettare passivamente le decisioni del CAL e di farci quindi inglobare in una grande provincia che poco avrà a che fare con i problemi  da risolvere sul nostro territorio.

Stefano Sportelli
consigliere comunale
IDV Saronno

26 settembre 2012

Con Milano o con Varese?

Il proliferare delle province è l'ennesima dimostrazione dell'irresponsabilità della classe politica la quale non si è mai preoccupata del costo conseguente per il paese ma solo della propria visibilità al fine di ottenere consenso attraverso la creazione di posti di lavoro che poco servivano ai cittadini anche se su di loro poi sarebbero gravati i relativi costi.
Oggi ci troviamo con l'assurdità di province, a livello nazionale, di dimensioni enormemente diverse, dimensioni che vanno dai 57mila abitanti agli oltre quattro milioni e con un numero di comuni dai sei di Trieste ai 250 di Cuneo.
Uguali però, debbono essere i servizi che le province debbono erogare, indipendentemente dal numero di abitanti e dal numero di Comuni facenti parte. Stante queste grandi differenze è ovvio che se i servizi da erogare debbono essere gli stessi ne conseguirà che i costi o la qualità saranno, per forza di cose, diverse.
Basti pensare alla struttura politica ed amministrativa di una Provincia con soli sei Comuni.
Quattro livelli politici di gestione: il Governo centrale, la Regione, la Provincia ed il Comune ed ognuno con i propri costi della politica, i suoi presidenti, consiglieri, ecc.
Ne consegue un'eccessiva dispersione dei poteri decisionali che rendono lenta la macchina amministrativa.
Ma i costi non sono solo lì: vi sono poi enti e funzioni legati alle province quali, ad esempio, le Prefetture, le ASL, la giustizia, le scuole, ecc.
Bene ha fatto questo Governo nel concretizzarequanto l'IDV dice da sempre, decidendo di intervenire non solo per un problema amministrativo ed organizzativo ma anche di tipo tecnologico in quanto web e computer hanno drasticamente ridotto le distanze ed avrebbero dovuto portare ad una riduzione delle province e non ad un loro aumento.
Ora alcune città si sono poste il problema di esercitare un loro diritto ed esprimere un parere, previsto per legge, sulla preferenza di accorpamento ad una Provincia piuttosto che ad un'altra. E' il caso, ad esempio, di alcune città del sud della Provincia di Varese, città che dal punto di vista pratico orbitano maggiormente su Milano piuttosto che su Varese. Parliamo di Saronno, Caronno, Busto,Gallarate, Cassano, Cardano, Samarateed altre.
Per Milano è prevista la costituzione della Città metropolitana alla quale alcuni Enti locali potrebbero fare richiesta di adesione.
Il percorso stabilito dal Governo è estremamente breve e questo potrebbe essere un fatto positivo poiché mira a realizzare il cambiamento, promesso a parole da tanti Governi passati, prima che ritornino i vecchi parolai della politica.
E qui nasce il problema poiché gli Enti locali potrebbero esprimere un proprio orientamento in materia ma il percorso da seguire non è stato preceduto da un'analisi delle conseguenze pratiche, un percorso che avrebbe dovuto essere fatto con più calma ed un maggior approfondimento.
Gli Enti locali, e prima ancora i cittadini, non sono stati opportunamente informati al fine di poter esprimere una preferenza con cognizione di causa.
Alcuni consiglieri comunali hanno proposto un referendum prima che il proprio Comune esprima una preferenza.
Questi stessi consiglieri non sanno che l'Ente locale deve esprimere un orientamento al Consiglio delle autonomie locali (CAL), entro i primi di ottobre p.v., il quale lo riporterà poi alla Regione.
Il CALè un organo previsto dalla Costituzione della Repubblica Italiana che, all'art. 123, impegna le Regioni a prevederne l'istituzione nel proprio Statuto regionale. Esso è composto dai rappresentanti degli enti locali (Comuni, Province, Comunità Montane). Ha funzioni consultive ed è finalizzato al coordinamento fra la Regione e il suo sistema di enti locali.
Non c'è quindi tempo né per approfondire l'argomento da parte dei cittadini né per un referendum.
Ma se il Governo ha ritenuto che un processo più approfondito non fosse necessario, o perlomeno che l'urgenza del provvedimento fosse superiore, allora è come dire che non possiamo perdere tempo e fare troppi ragionamenti. I Comuni, ed i cittadini, debbono esprimere un parere di pelle in base a come e quanto e come l'attuale struttura provinciale è stata percepita.
Nel caso di diversi Comuni, del sud del varesotto, è evidente che la percezione generalizzata è che i residenti orbitano prevalentemente nell'area di influenza di Milano soprattutto per quanto attiene il lavoro, la cultura e la mobilità in genere. A Varese è pure scomodo arrivarci e magari molti cittadini, del sud del varesotto, non ci sono nemmeno mai andati se non per rinnovare il passaporto.
Se sino ad ora Varese è stata così lontana allora la scelta di adesione alla città metropolitana di Milano ci porterà maggiori benefici poiché verso Milano, ogni giorno, si muovono migliaia di cittadini che potranno fa sentire la loro voce poiché parte della stessa area metropolitana e quindi della stessa amministrazione e non più appartenenti ad altra Provincia.
Per questo motivo l'Italia dei Valori per i Comuni che partono da Cassano Magnago per arrivare a Saronno ritiene che la scelta di adesione alla città metropolitana di Milano sia quella preferibile nell'interesse dei cittadini:forse di minore interesse per i politici che si sentivano attori, in una realtà più piccola, e che ora temono di diventare comparse. Starà a loro dimostrare di non essere comparse e diventare attori in una realtà più stimolante dove, speriamo, conti maggiormente la meritocrazia di quello che sapranno fare.
Un detto anglosassone recita “Changes are chances” ovverosia “I cambiamenti sono opportunità”: sta avvenendo una grande trasformazione che purtroppo l'insipienza di governi precedenti non ha saputo governare e che ora è diventata non più rimandabile.
IDV Area Sud Provincia Di Varese

Per qualsiasi informazioni contattateci via e-mail: idvsaronno@gmail.com

IDV Saronno

19 settembre 2012

Quartiere Prealpi: il parco degli Alpini...

Cari amici e amiche,
pubblichiamo copia dell'articolo apparso su LaProvincia riguardante il Parco Alpini del Quartiere Prealpi, che espone il problema e l'impegno dell'assessore Fontana, dell'IDV Saronno e dell'amministrazione comunale di portare la proprietà di quell'area a proprietà pubblica.
Per qualsiasi informazioni contattateci via e-mail: idvsaronno@gmail.com
(tratto da: LA PROVINCIA DI VARESE)

16 settembre 2012

La Corte di Strasburgo sulla legge 40..


La Corte di Strasburgo si è pronunciata sulla legge 40 che rende lecita la diagnosi preimpianto per coppie portatrici sane di malattie genetiche, ancorché fertili, certificando ancora una volta il carattere lacunoso e contraddittorio del nostro ordinamento, in virtù del quale è possibile, in presenza di gravi patologie, abortire oltre il quarto mese di gravidanza, mentre è proibito fare la diagnosi preventiva degli embrioni per quelle stesse patologie che consentono un aborto terapeutico tardivo.
Una totale contraddizione che solo l'oscurantismo di chi non vuol capire può sostenere.

Cade un altro dei divieti contenuti nella legge 40, insieme a quello della crioconservazione degli embrioni e del limite massimo di tre embrioni per ciascun ciclo di fecondazione, aboliti da 17 pronunciamenti emessi tra Consulta e tribunali.
IDV ha sempre denunciato l'impostazione misogina, proibizionista e confessionale della legge.

Chiediamo dunque al Governo di non presentare ricorso alla Grand Chambre della Corte europea, esponendo il paese intero al pubblico ludibrio in sede comunitaria, ma di assumere tutte le iniziative idonee a rispettare la sentenza.

Dobbiamo
cancellare una norma ormai svuotata delle sue previsioni originarie, approvare una nuova legge sulla procreazione assistita rispettosa dei diritti all'autodeterminazione delle donne e delle coppie, e rispettosa del principio di autonomia della ricerca scientifica.

Chiediamo a tutte le cittadine e i cittadini che hanno a cuore la
laicità dello Stato, i diritti costituzionali e le libertà individuali di sottoscrivere l'appello dell'Italia dei Valori collegandosi al sito http://www.italiadeivalori.it/.

Una battaglia di civiltà!

I recapiti IDV Saronno. mail: idvsaronno@gmail.com


10 settembre 2012

4 REFERENDUM: a metà ottobre ..


Martedì 11 settembre, alle ore 10.30, una delegazione, composta da rappresentanti delle forze sociali e politiche, da intellettuali e da giuristi, presenterà in Cassazione i quesiti referendari per i due referendum sul lavoro: il ripristino dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, cancellato dal governo Monti con la riforma Fornero e il ripristino del valore universale dei diritti previsti dal contratto nazionale di lavoro, cancellato dal governo Berlusconi con l’art.8 del decreto-legge n.138 del 2011. La raccolta delle firme, che inizierà a metà ottobre, andrà di pari passo con quella ai due referendum IdV contro la Casta: abolizione della diaria dei parlamentari e abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti.

L'iniziativa dell'Italia dei Valori è stata, infatti, accolta, ripresa...

e fatta propria da un fronte ampio che si sta allargando di ora in ora. Hanno già aderito la Fiom, Sel, i Verdi, il Prc, il Pdci, Beppe Giulietti, portavoce dell''Associazione Articolo 21; Vincenzo Vita, senatore del Pd. Altre firme e altre sigle politiche e sociali si aggiungeranno nelle prossime ore.

Questa è la politica vera, quella che cambia la realtà, tocca la vita e gli interessi delle persone reali. Noi possiamo solo augurarci che anche quei partiti che sono oggi chiusi nella logica asfittica dei marchingegni elettorali e dei giochi di palazzo capiscano presto che è ora, anche per loro, di spalancare le finestre e ridare aria e vita alla politica per restituirla ai cittadini”.

La raccola firme inizierà a metà ottobre anche a SARONNO ...

IDV Saronno

15 agosto 2012

IAL Saronno, obiettivo: eliminare l'amianto

Subito dopo le analisi richieste dall'assessore ai lavori pubblici, Agostino Fontana, eseguite dell'Arpa sul tetto della scuola "IAL Lombardia", in via C. Marx, si è ricevuta la conferma della presenza di amianto nello coperture dello stabile. Nonostante le analisi confermino che non c'è pericolo di deterioramento di questo materiale nocivo per almeno i prossimi tre anni e che quindi non vi è rischio di dispersione delle sostanze tossiche, l'amministrazione e l'assessore si stanno già muovendo per provvedere alla prossima rimozione dell'amianto, con l'ulteriore obiettivo di dotare la struttura di un impianto fotovoltaico.
Come sempre, il costante problema da superare per l'amministrazione è la carenza di fondi da destinare agli investimenti e quindi a queste opere. Il lavoro dell'assessore Fontana si sta concentrando sulla possibilità di cedere le superfici dei tetti degli stabili pubblici a società specializzate nel settore del fotovoltaico, il tutto permetterebbe un ritorno economico alle aziende e all'amministrazione, aggiungendo nell'accordo il rifacimento dei tetti. Questa soluzione, a "costo zero" per il Comune, permetterebbe quindi l'eliminazione dell'amianto dallo stabile in cui risiede lo IAL.
Seguiranno gli aggiornamenti...

IDV Saronno

09 agosto 2012

Giochi nei Parchi: puntiamo sui saronnesi

In questi ultimi mesi sono arrivate tante richieste da parte di genitori dei bambini saronnesi che chiedono di sostituire i giochi dei parchi rovinati dal tempo e danneggiati dai vandali.
Il Comune non ha i fondi necessari per ripristinare questi giochi danneggiati, ma nonostante ciò non si lascia niente di intentato. L'assessore ai lavori pubblici, Agostino Fontana, ha deciso di puntare sui saronnesi e ha attivato una raccolta fondi da destinare all'acquisto proprio dei giochi per i parchi cittadini di via Reina, Quattro Novembre, Fratelli Cervi e Buraschi.
Sono stati esposti in tutti i parchi dei volantini che spiegano con trasparenza e nei dettagli l'iniziativa e il come aderire, specificando con una tabella soprattutto i costi di ogni singolo gioco.
Come sottolinea l'ass. Fontana: "Fino ad oggi non molti hanno contribuito, com'era facile prevedere a causa della crisi economica, ma a settembre organizzeremo una campagna informazione nei parchi e nelle scuole, con la speranza di raggiungere la somma sufficiente per l'acquisto dei giochi da posizionare nei vari parchi cittadini entro la prossima primavera".

IDV Saronno

13 luglio 2012

Perchè SI sui diritti di superficie dell'edilizia convenzionata

Si è detto molto sulla delibera approvata durante l’ultimo Consiglio Comunale, che da possibilità di alienazione delle aree in diritto di superficie, per cui vogliamo precisare alcuni punti per far capire cosa comporta, nella realtà dei fatti, questa delibera.

Non si sta parlando degli alloggi destinati ad affitto sociale, che sono sempre di proprietà comunale o dell’Aler e di cui l’amministrazione continuerà ad averne la piena gestione, ma stiamo parlando di alloggi in edilizia convenzionata, cioè alloggi costruiti da cooperative su terreni che il comune espropriò, decenni fa, a privati proprio per questa finalità. Da ricordare che gli appartamenti in questione sono di proprietà dei singoli inquilini ma insistono su un terreno di proprietà Comunale.


Su questi alloggi gravano vincoli comunali di ben 99 anni, si può pensare che l'amministrazione pubblica, al termine in questa lontana scadenza, possa andare ad appropriarsi di alloggi pagati dai legittimi proprietari solo perché il terreno su cui sorgono risulta essere comunale? Senza peraltro dare ai singoli proprietari la possibilità di pagare il riscatto della superficie su cui insiste la propria abitazione?

Da tempo, la legge permette ai proprietari di riscattare il terreno ed acquisirne la piena proprietà previa delibera del Consiglio Comunale caso per caso.
Quindi non c'è una novità nella sostanza ma solo nel metodo, difatti la procedura di riscatto del diritto di superficie è attuata da anni e nessuna forza politica si è mai opposta, compresa la lista Tu@ Saronno e i partiti di opposizione (PDL, Lega e Ui).

I proprietari avevano l'obbligo di richiedere l'autorizzazione al Comune prima di poter vendere il loro appartamento e ciò poiché il Comune avrebbe potuto esercitare il diritto di prelazione ovverosia acquistarlo per poi rimetterlo sul mercato. Questo diritto non è mai stato esercitato sia per l'impegno economico richiesto sia per la necessità di un doppio atto di vendita il cui costo ne avrebbe incrementato il prezzo.
La convenzione dell'edilizia convenzionata, stabilendo il prezzo massimo di vendita, apriva inoltre la strada a possibili pagamenti effettuati in nero.

La delibera approvata durante l'ultimo Consiglio Comunale rende più semplici e trasparenti le procedure demandando il compito alla Giunta, che comunque dovrà sempre attenersi alle regole contenute nel deliberato del Consiglio Comunale.

In conclusione alcuni partiti politici, pur affermando di voler combattere la burocrazia nella realtà  finiscono per volerne il mantenimento come la Lega Nord che ha votato contro la delibera.

Infine c’è da chiedersi quali siano i motivi per cui la lista civica Tu@ Saronno si sia accorta solo ora di non condividere la proposta pur avendo già approvato casi concreti in passato. Ragionamenti filosofici ed argomentazioni storiche che non hanno oramai più alcun riscontro con la realtà.

Una delibera quindi per rendere più trasparente e snella la procedura e finalizzata a far si che i cittadini che lo vorranno potranno ottenere il pieno possesso del loro appartamento acquistato con anni di sacrifici.

Un secondo effetto positivo ne conseguirà per tutti i cittadini poiché il ricavato di queste operazioni dovrà essere utilizzato non per coprire la spesa corrente ma per gli investimenti per i quali le risorse disponibili sono attualmente nettamente insufficienti a coprire le necessità minime della città.

Un invito quindi a Pdl e Lega ad essere più concreti nell'interesse di tutta la città.

Italia dei Valori - Saronno

02 luglio 2012

ISCRIZIONI 2012 - continua...

Caro amico e cara amica,

T’informiamo che a Saronno è ancora aperta la campagna per l'iscrizione o il rinnovo del tesseramento all'Italia dei Valori per l’anno 2012.

Essendo ormai prossima la pausa estiva non abbiamo più tempo per scendere in piazza, con il nostro gazebo, per promuovere e facilitare la raccolta delle iscrizioni. Ti preghiamo perciò di dare la tua adesione, se non l’hai ancora fatto, inviandoci una e-mail (o contattandoci su facebook: https://www.facebook.com/groups/69108825815/) e indicando il tuo recapito telefonico, ti invieremo il modulo di iscrizione e il nostro referente cittadino ti contatterà per concordare tempi e modi per ricevere la tua iscrizione.

 L’Italia Dei Valori è costantemente schierata a difesa dei valori che ci contraddistinguono: legalità, giustizia sociale, diritto al lavoro, equità, meritocrazia, solidarietà.

Anche in questi primi mesi del 2012 si sono attuate azioni concrete in Parlamento e nelle Piazze, mantenendo sempre comportamenti coerenti e siamo consapevoli di essere credibili anche agli occhi di chi non la pensa come noi.

Infatti, come già saprai, l’Italia dei Valori ha presentato un quesito referendario per abrogare l'attuale legge sui rimborsi elettorali ai partiti e la raccolta firme inizierà il prossimo ottobre.
Come per le ultime importanti raccolte firme (referendum nucleare, acqua e legittimo impedimento, abrogazione province, abrogazione porcellum) ci servirà il vostro aiuto anche in futuro. C'è tanta voglia di partecipazione e c’è il desiderio di cambiare le cose. In tanti parlano, ma in pochi poi fanno veramente qualcosa. L’IDV, in questi anni, sta dimostrando di saper portare a termine le battaglie che intraprende.

  

Siamo a tua disposizione per ogni chiarimento e per raccogliere il modulo da te compilato.

La quota iscrizione per l'anno 2012 è di € 20,00, fatto salvo per i giovani fino a 30 anni e per chi ha più di 65 anni la cui quota è fissata a € 10,00.


Cogliamo l’occasione per porgerti i ringraziamenti da parte di tutto il gruppo IDV Saronno e da parte dei nostri consiglieri comunali, Bruno Pezzella e Stefano Sportelli, e dall’assessore e referente IDV Saronno: Agostino Fontana.

Italia Dei Valori - sez. Saronno
via Garibaldi, 50 (2° piano)
Saronno (VA)

03 giugno 2012

Impianto Fotovoltaico di Saronno è attivo!
















L'impianto fotovoltaico installato presso il cimitero di Saronno è stato allacciato alla rete elettrica ed è in funzione.
Su questo sito ( http://www.sunnyportal.com/Templates/PublicPageOverview.aspx?plant=c95bdb1c-3f0f-470a-b4d1-188100a0c663&splang=it-IT ) si può verificare quante energia sta producendo ed ha prodotto, quanta CO2 è stata risparmiata e l'ammontare del contributo del GSE.
 
Buona visione

11 maggio 2012

E' questo che ci dobbiamo aspettare?

Quest'anno centinaia di migliaia di anziani e disabili nel Regno Unito subiranno tagli alla propria assistenza. Le amministrazioni comunali sono impegnate ad attuare nuovi risparmi (fino a un miliardo di sterline) sui bilanci della sanità. È quanto svela un'inchiesta dell'Independent. I comuni stanno tagliando fino al 10 per cento la spesa per le persone più svantaggiate, diverse case di riposo sono state chiuse, gli assistenti sociali in sovrannumero vengono licenziati e le tariffe per l'assistenza giornaliera subiscono aumenti. Purtroppo potrebbe essere l'inevitabile anche per noi, perciò occorre prepararci per tempo, analizzando in profondità i servizi che garantiamo: quali sono quelli obbligatori per legge e quali no; trovare il modo di misurare l'efficienza e quindi il costo dei nostri servizi per unità di assistito, per capire quanto spendiamo per la macchina che assiste e quanto effettivamente arriva all'assistito, occorre inoltre avere un piano ragionato in funzione di quanto dovremo tagliare. Solo approfondendo la nostra conoscenza si può cercare di migliorare il sistema e quindi ridurre i costi della macchina assistenziale. Un lavoro difficile ma inevitabile. Prepariamoci poiché nonostante tutti gli sforzi di Monti, più o meno condivisibili, siamo ancora in mezzo al guado e non si vede ancora l'altra sponda.

I nostri recapiti sono: cell: 3314420423 -  mail: idvsaronno@gmail.com

IDV Saronno

IL FINANZIAMENTO AI PARTITI, FIRMIAMO PER UNA NUOVA REGOLAMENTAZIONE

Zero credibilità, corruzione dilagante, scandali continui, la politica italiana non è mai stata così lontana dai cittadini. Per aggirare il referendum abrogativo del 1993, il finanziamento pubblico ai partiti in Italia, è stato reintrodotto col nome "rimborso delle spese elettorali". Duecento milioni di euro l’anno, con il minor controllo in assoluto. I soldi dei rimborsi, che per legge devono andare ai partiti, possono essere riscossi da associazioni costituite da poche persone in nome del partito o dirottati altrove senza che nessuno abbia qualcosa da eccepire. Occorrono regole chiare e non modificabili, per dare risposte alla rabbia dei cittadini che ormai riconoscono nei partiti oligarchie e clan familiari, in cui omertà, familismo amorale e infedeltà hanno sostituito militanza, rigore morale, impegno per il bene pubblico. Visto che il Parlamento non si decide a intervenire, chiederemo l’aiuto dei cittadini, infatti la Costituzione ci mette a disposizione due strumenti preziosi di democrazia diretta, e noi intendiamo usarli entrambi, perciò  l'Italia dei Valori lancia la sua campagna di primavera. Raccoglieremo le firme: sia per un referendum abrogativo di tutte le norme che hanno permesso di aggirare la volontà popolare, e hanno mantenuto il finanziamento pubblico cambiandogli nome, sia per una legge d’iniziativa popolare che promuova una diversa regolamentazione. Ora basta! E’ tempo di voltare pagina. Presto scenderemo in piazza anche a Saronno con il nostro gazebo.
I nostri recapiti sono: cell: 3314420423 -  mail: idvsaronno@gmail.com


IDV Saronno