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...il coraggio di essere liberi
29 giugno 2006
Comitato per il referendum
22 giugno 2006
Riforma “DEVOLUTION” per cambiare la Costituzione italiana.
Noi,i sostenitori del NO. Perché?
Il Comitato Saronnese “Viva l’Italia” martedì 20 giugno ha indetto un incontro con i cittadini per far capire e spiegare a cosa si andrebbe incontro votando a favore di tale riforma. Troppa la disattenzione e troppo poca la conoscenza del popolo italiano di fronte ad un momento storico di tale importanza.
A presiedere l’incontro è il Professore Valerio Onida, insegnante onorario di Diritto Costituzionale presso l’università Statale di Milano, 9 anni giudice costituzionale e presidente della Corte Costituzionale negli ultimi 6/7 mesi.
Il Prof.Onida da inizio alla sua “lezione” introducendo quegli argomenti che possono essere portati come “convincenti” per coloro che sostengono la riforma. Essi partono dall’idea sbagliata che la Costituzione debba essere modificata nella parte che riguarda l’ordinamento di stato dei poteri. Ma da dove nasce questa idea, questo “mito della grande Riforma”?! Contestano il fatto che
Addentriamoci ora in quelli che sono i cambiamenti che verranno attuati con
Viene lasciata intatta la prima parte e quella che riguarda i principi fondamentali; sorte diversa ha la seconda parte, che viene modificata del tutto nei suoi sei titoli (Parlamento, Presidente della Repubblica, Governo, Magistratura, rapporto Regioni-enti locali, Corte Costituzionale). Più precisamente possiamo individuare quattro capitoli:
1. DEVOLUTION. Passaggio di poteri dal centro alla periferia, viene quindi ampliato il potere delle Regioni. Ma il passaggio di quali poteri? E in che modo avviene tale passaggio? Fino al 2001 le Regioni potevano legiferare solo su un numero limitato di materie elencate nella Costituzione e le competenze generali spettavano allo Stato. Dopo il 2001, con l’approvazione della riforma per l’autonomia delle Regioni, la Costituzione prevede un elenco di materie in cui il potere di istituire nuove leggi è prerogativa dello Stato, e un elenco, denominato “Concorrente” dove Stato e Regioni collaborano insieme. Al di fuori di questi due elenchi le competenze spettano alle Regioni.
Quale novità introdurrebbe la Devolution? L’ESCLUSIVITA’ delle regioni nelle materie concorrenti quali organizzazione sanitaria, organizzazione scolastica e polizia amministrativa. Questo porterebbe lo Stato a perdere poteri nei confronti delle Regioni. Tale modifica implicherebbe aspetti negativi riguardanti i diritti fondamentali dei cittadini (es. possibilità di curarsi su tutto il territorio) e, inoltre, verrebbe a mancare una linea comune di intenti. I sostenitori del Sì negano questa ipotesi: lo Stato conserverebbe comunque le sue competenze…come potete vedere, siamo di fronte o a una contraddizione, quindi una sorta di “Riforma apparente” (non possono esistere competenze esclusive!), o a un intento implicito: regionalizzare completamente escludendo lo Stato.
Questa è L’UNICA legge a favore dell’autonomia regionale; i restanti cambiamenti la riducono! Guardiamo, ad esempio, alla clausola che consente alle Regioni ordinarie, in grado di esercitare ulteriori poteri, di negoziare con lo Stato per acquisirne di ulteriori:la Riforma eliminerà tale clausola, e questo non andrà certo a favore di uno sviluppo e di una indipendenza! E ancora, la devolution inserirebbe un altro punto per cui lo Stato limiterà l’incremento della pressione fiscale complessiva delle Regioni e dei Comuni.
2. BICAMERALISMO PERFETTO. Abbiamo due Camere aventi gli stessi poteri.
Camera e Senato hanno le stesse autorità ma devono concordare su un unico testo. Anche in questo caso vengono attuati cambiamenti che portano da uno a tre procedimenti legislativi:
a.
b. il Senato delibera,
c. entrambe deliberano a parità di poteri sullo stesso soggetto.
C’è però un particolare non irrilevante da aggiungere: se il Governo ritiene che una proposta del Senato sia contraria al proprio programma, sposta la competenza alla Camera.
Il criterio sul quale si basano questi procedimenti sta nella distribuzione delle materie negli stessi…sorge spontanea una domanda: come decidere a che materia appartiene una legge? Ci sono leggi che riguardano più materie e che verrebbero quindi spezzate in tre tronconi!
3. PREMIERATO. Rafforzamento del premierato. Nel nostro sistema il premier è il dirigente del Governo ed è espressione della maggioranza parlamentare, esiste quindi un rapporto di fiducia Governo/Parlamento. Se viene a mancare questo rapporto, il Governo cade e viene sostituito. Con
4. ORGANI DI GARANZIA. Magistratura e Corte Costituzionale. Per quanto riguarda
I cambiamenti più importanti andranno ad incidere sulla Corte Costituzionale in due modi. In primo luogo, la nomina dei giudici della Corte di Cassazione avverrà con modalità differenti, vale a dire 7 nominati dal Parlamento, 4 dal Presidente del Consiglio e 4 dalle Alte Magistrature venendo così a sostituire il sistema 5-5-
In secondo luogo, tutti i Comuni potrebbero ricorrere direttamente alla Corte Costituzionale con il rischio che questa venga subissata da contenziosi tra Stato/Regioni e Comuni/Regioni.
“La Costituzione è un tessuto collettivo, in quanto è stata voluta da tanti nel ’46, ’47, ’48, e un tessuto connettivo, ovvero ci deve tenere insieme e deve essere tenuto insieme per il nostro futuro”
Francesca & Matteo
19 giugno 2006
17 giugno 2006
Valerio Onida a Saronno
Chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo in altre occasioni, sa che Onida non è mai assertivo, nel senso che per la nitidezza della posizione sul problema e la misura del giudizio non è sospettabile di ideologismo. Onida usa parole chiare e semplici per spiegare che la Costituzione deve prevedere strumenti di garanzia contro l’arbitrio del potere, un’organizzazione dello Stato che riconosca come fine ultimo i diritto dell’uomo alla realizzazione della personalità e ad una Società più giusta.
Valerio Onida, come in altri suoi interventi, illustrerà il progetto di riforma costituzionale, racconterà le origini della nostra Costituzione e lascerà infine che l’ascoltatore tragga il proprio giudizio il che – a ben vedere – è il modo migliore per orientare al voto del prossimo referendum.
Camicie Verdi
in collaborazione con
IL GRUPPO CONSILIARE REGIONALE DELLA LOMBARDIA
INVITA TUTTI I CITTADINI ALLA VISIONE DEL FILM
MERCOLEDI 21/GIUGNO/2006 ORE 20,30
“SALA MONTINI” PRESSO IL “DE FILIPPI”
VIA BRAMBILLA, 15 – VARESE –TEL. 0332238004
SEGUIRA’ UN DIBATTITO CON LA PARTECIPAZIONE
DEL REGISTA CLAUDIO LAZZARO
INGRESSO LIBERO
Ulteriori informazioni sul film su questo sito
13 giugno 2006
Italia Imbavagliata
07 Giugno 2006. Incontro organizzato al teatro Carcano dai grillini di Milano con un unico intento: RIFLETTERE e, soprattutto, CAMBIARE tutto ciò che infanga il nostro paese, focalizzando l’attenzione sul “bene più prezioso insieme all’acqua”(B.Grillo):l’INFORMAZIONE.
Numerose le persone accorse per prestare ascolto agli importanti ospiti che hanno dato vita alla serata: Beppe Grillo, Marco Travaglio, On.Tana de Zulueta, Antonio Cornacchione, Natalino Balasso, Oliviero Beha, Gianni Barbacetto, Dario Fo e On.Antonio Di Pietro, leader del partito “L’Italia dei valori”; purtroppo solo una parte degli spettatori giunti è riuscita ad entrare in sala, nonostante il teatro contasse dai 1200 ai 1500 posti a sedere.
Per coloro che non hanno potuto essere presenti sin dall’inizio allo spettacolo e attendevano speranzosi la possibilità di assistere all’evento, il Carcano ha aperto le sue porte verso le 10.30, una mezz’oretta prima della fine dell’incontro. Ciò non ha comunque impedito a queste persone di tornare a casa con argomenti su cui riflettere; anche gli autori di questo articolo erano tra questi impavidi, motivo per cui possiamo riferirvi “solo” gli interventi di B.Grillo, M.Travaglio e G.Barbacetto.
Dagli altoparlanti giunge l’inconfondibile voce di B.Grillo: il discorso verte intorno alle “primarie dei cittadini”. Si tratta di proposte stilate dallo stesso Grillo con la collaborazione di esperti in diversi settori attinenti Economia, Informazione, Salute ed Energia,in seguito discusse ed integrate insieme ai cittadini attraverso il suo blog: “Fino ad oggi le primarie le hanno fatte i nostri dipendenti. E’ arrivato il momento che le primarie le facciano i datori di lavoro”. Per ognuno di questi settori sono stati redatti dieci punti che l’Italia dovrebbe applicare affinché la sua situazione possa giungere ad un miglioramento. Grillo porta come esempio la possibilità di perfezionare il trasporto merci utilizzando una logistica che sfrutti appieno le nuove tecnologie in modo che i mezzi specializzati nel servizio possano viaggiare a carico pieno causando un minore impatto ambientale. Altri esempi citati riguardano la separazione delle carriere dei medici pubblici e privati: “Non consentire ad un medico che lavora in ospedale di operare anche nel privato” e “valutare sistematicamente le liste d’attesa e rendere pubblici on-line i risultati ai cittadini”.
Queste proposte sono state infine consegnate al Presidente del Consiglio Romano Prodi il giorno 08 Giugno 2006. “Oggi, ore 12, a Palazzo Chigi, Roma, ho presentato nelle mani del dipendente del Consiglio Romano Prodi le proposte discusse su questo blog attinenti a Energia, Salute, Informazione, Economia e riferite come: “Primarie dei Cittadini”. Le proposte, esempio concreto di democrazia diretta e di partecipazione delle persone alla cosa pubblica, sono state ricevute dal dipendente Romano Prodi con letizia.[…].Al dipendente Prodi ho dovuto, non me ne voglia, lasciare anche una raccomandata a mano preparata dal mio commercialista contenente una lettera di licenziamento nel caso non consideri con la dovuta attenzione i risultati delle Primarie dei Cittadini”. [fonte: blog di Beppe Grillo].
La parola passa poi a M.Travaglio, che sposta la discussione sul problema centrale dell’informazione. “In Italia, la maggior parte dei cittadini votanti usa come mezzo di informazione la televisione. È chiaro che chi, come S.Berlusconi, gestisce tre canali televisivi nazionali ed influenza i canali Rai ha un forte impatto sul pubblico e può manipolare l’informazione a suo piacimento: un esempio le epurazioni di Enzo Biagi, Daniele Luttazzi e Michele Santoro”.
Cronista della carta stampata, Travaglio si fa portavoce di una regolamentazione radiotelevisiva che assicuri pluralismo, libertà, obiettività, correttezza e imparzialità delle trasmissioni delle reti pubbliche e private sottraendo il servizio pubblico all’ingerenza dei partiti politici. Questi sono gli obiettivi di “Perunaltra TV”, proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma del settore radiotelevisivo (i presenti allo spettacolo hanno avuto la possibilità di firmare una petizione al riguardo). A tale proposito Travaglio cita il caso RETE 4/EUROPA 7: il canale di proprietà di Francesco Di Stefano nel 1999 vince la gara per le concessioni di frequenze televisive, ma non può trasmettere perché queste sono occupate abusivamente da Rete 4. Chiaro caso di appropriazione indebita che va a intaccare uno dei più forti mezzi di comunicazione di massa: la televisione.
Tocca ora a G.Barbacetto dire la sua al riguardo. Egli idealizza una televisione caratterizzata da un consistente numero di canali televisivi, ciascuno dei quali ha un proprio proprietario, e una serie di regole dettagliate che tali canali devono rispettare. Questa opinione porta ad un dibattito tra lo stesso giornalista e Grillo, il quale sostiene la tesi secondo cui un sistema televisivo avente la presenza di un canale pubblico senza pubblicità, informativo e culturale, indipendente dai partiti, e la concorrenza tra privati porti comunque ad osservare norme “morali” e alla creazione di una televisione libera e priva di manipolazioni.
Si conclude così questa serata. Non abbiamo potuto riportare tutti gli interventi e gli argomenti trattati nel corso dell’incontro, speriamo comunque che ciò che vi abbiamo riferito possa spingervi a svolgere un ruolo attivo nella nostra società per poter migliorare concretamente il nostro paese.
Francesca & Matteo
Per ulteriori approfondimenti:
-www.perunaltratv.it
-www.beppegrillo.it
-“Le mille balle blu” di Peter Gomez e Marco Travaglio
09 giugno 2006
Non farti fregare, vota NO!
NO a un Presidente del Consiglio con poteri illimitati
NO a un Italia polverizzata e divisa
NO a tempi lunghi per fare le leggi
NO è il voto dell'Italia dei Valori
... per saperne di più...
05 giugno 2006
Eventi
L'appuntamento è mercoledì 07/06/06, ore 21, presso Teatro CARCANO, C.so di Porta Romana 63.
Scaricate qui il volantino dell'iniziativa e.. partecipate numerosi!!!