...il coraggio di essere liberi

05 maggio 2006

Alcune contraddizioni

Segnaliamo alcune contraddizioni della CdL, tra le tante, che hanno effetto a livello regionale e locale.


Berlusconi: un piede in due staffe?

Stefano Zamponi, Capogruppo regionale dell’Italia dei Valori, commenta, il 3 maggio 2006, le dichiarazioni rilasciate dall’ex Premier Berlusconi nel corso della stessa giornata. Berlusconi ha dichiarato di voler fare il consigliere comunale sia a Milano che a Napoli.

“Dato che i suoi “consiglieri” non l’hanno ancora fatto, qualcuno dovrebbe spiegare a Berlusconi – dichiara Zamponi – che, secondo il Testo Unico per gli Enti locali (Decreto.lgs. 267/2000), nessuno può fare il consigliere contemporaneamente in due diversi comuni”.

“Tra l’altro – precisa il Capogruppo regionale di IdV -, non potendo più farsi confezionare dal Parlamento le sue celebri leggi ad personam, ci chiediamo per quale comune, una volta eletto, deciderà di optare: sceglierà Milano o Napoli?”

“Invitiamo Berlusconi a chiarire – conclude Zamponi -, possibilmente prima delle Elezioni, se sta prendendo in giro i milanesi o i napoletani o forse, come pensiamo noi, tutti e due”.

Formigoni non pensi solo a Roma ma anche alla Regione di cui è ancora Presidente

Stefano Zamponi, Capogruppo regionale di Italia dei Valori, commenta la paralisi dell’elezione dei collegi sindacali di diverse Asl e aziende ospedaliere lombarde, causata dalle liti all’interno della maggioranza in Regione.

“Le beghe interne alla Cdl stanno bloccando l’elezione dei collegi sindacali di molte Aziende sanitarie ed ospedaliere locali – dice il Capogruppo regionale di IdV -. Il mandato triennale di alcuni collegi è in scadenza, quello di altri già scaduto. La situazione è preoccupante perché l’elezione non è prorogabile oltre il 45esimo giorno dalla data decadenza, pena l’annullamento di qualsiasi atto del collegio”.

“Invitiamo perciò il Governatore Formigoni – dichiara Zamponi – a non pensare solo alle vicende romane ma a dare anche un’occhiata anche alla Regione Lombardia di cui, salvo errori, dovrebbe essere ancora il presidente”.

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