...il coraggio di essere liberi

31 gennaio 2007

PARTITI: DONADI (IDV), LEGGE SU FONDAZIONI BRUTTO PASTICCIO

(ANSA) - ROMA, 19 GEN - Un 'brutto pasticcio' al quale l'Italia dei Valori 'si opporra' con forza'. Massimo Donadi, presidente dei deputati di idv, definisce cosi' la proposta di legge sull'istituzione da parte dei partiti di fondazioni alle quali destinare finanziamenti pubblici. 'I partiti - afferma Donadi - attraversano una fase di debolezza che dura ormai da piu' di un decennio ma non si tratta certo di una debolezza economica visto che dallo Stato ricevono soldi piu' che a sufficienza. Semmai, la vera carenza dei partiti e' la mancanza di idee, la crisi evidente di valori che li rende incapaci di coinvolgere i cittadini a quella passione civile che anima la vita democratica del Paese'. 'Per questo, l'inopportuna legge sulle fondazioni, di cui nessuno sentiva il bisogno, tantomeno noi di Italia dei Valori che ci opporremo con forza e determinazione affinche' questo provvedimento non venga approvato, non solo non va nella direzione giusta ma - sottolinea l'esponente di idv - e' l'espressione di un ceto politico autoreferenziale e burocratico interessato solo a perpetuare e consolidare il proprio potere anche economico'. 'Proprio nel momento in cui si dice di voler rendere piu' efficiente la pubblica amministrazione, un articolo di questa legge, darebbe la possibilita' a tali fondazioni di avvalersi di personale della pubblica amministrazione che, alla faccia dell'efficienza, continuerebbe a progredire in carriera pur lavorando sostanzialmente per neonate costole dei partiti. Noi di Italia dei Valori - conclude Donadi - diciamo sin da ora il nostro no a questo brutto pasticcio, l'ennesimo schiaffo alla trasparenza, alla legalita' e alla democrazia, inflitto ai cittadini'.(ANSA)

27 gennaio 2007

EDITORIA: DI PIETRO, STOP FONDI A PIOGGIA GIORNALI PARTITO

(ANSA) - ROMA, 16 gen - 'Me la prendo con quel ricorso a tante sigle e siglette, ad esempio due parlamentari che si fanno promotori della loro presenza all'interno di uno stesso gruppo o sottogruppo, per legittimare rimborsi elettorali o ai giornali di partito'. Il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, critica cosi', in un'intervista ad Affaritaliani.it, il finanziamento ai giornali di partito e in generale sui costi della politica. 'Se si vanno a vedere in concreto le tante testate giornalistiche che beneficiano della legge in alcuni casi ci troviamo di fronte a partiti che nemmeno esistono oppure a gruppi di parlamentari che non esistono in quanto tali all'interno dell'Aula, ma che servono soltanto come legittimazione per l'acquisizione di sussidi', aggiunge Di Pietro, sottolineando che 'serve quindi una rivisitazione di merito delle singole sigle, al fine di verificare quelle che hanno il compito di informare rispetto a quelle che invece sono solo di convenienza, per permettere a strutture para-partito di qualificarsi tali'. 'Abbiamo chiesto a gran voce in tutte le riunioni di provvedere al piu' presto. Ma, in realta', c'e' un ordine del giorno collegato alla Finanziaria in tal senso e insistiamo affinche' si intervenga al piu' presto', precisa Di Pietro. 'Vogliamo riproporre questo tema, perche' attiene ai costi della politica, ovvero al finanziamento dei partiti e alle organizzazioni collaterali, come appunto i giornali di partito. Non voglio comunque fare tabula rasa, perche' ritengo che il diritto all'informazione debba spettare a tutte le forze politiche e non si puo' lasciarlo soltanto al partito che dispone di potenzialita' economiche. Bisogna dare a tutti la possibilita' di parlare. Attualmente il finanziamento elettorale e' di cinque anni in ogni caso - conclude Di Pietro -, ma qualora la legislatura dovesse finire anticipatamente i rimborsi dovrebbero andare di pari passo e quindi terminare prima. La legge ora prevede che i rimborsi vadano per ciascun elettore, al contrario dovrebbero essere previsti solo per chi va a votare. D'altronde il partito di maggioranza relativa e' quello del non voto'.

24 gennaio 2007

SCALZONE: MURA (IDV); NON E' MAZZINI, SI SCORDINO AMNISTIA

(ANSA) - ROMA, 17 GEN - 'Con la prescrizione dei reati Oreste Scalzone e' a tutti gli effetti un uomo libero e di questo bisogna prendere atto, al limite ci si puo' chiedere quali siano le cause che hanno portato a questa soluzione'. Lo afferma Silvana Mura, deputata dell'Italia dei Valori. 'Ma a chi esulta a sproposito per il suo rientro e parla di fine dell'esilio' - aggiunge - mi permetto di ricordare che Scalzone non e' certo Mazzini, ma e' un terrorista macchiatosi del reato di banda armata e rifugiatosi all'estero per evitare i 16 anni di carcere che avrebbe dovuto scontare'. 'Chi vaneggia di amnistie per chiudere i conti con gli anni di piombo se lo puo' semplicemente scordare - sottolinea Mura - Anche perche' in Italia non c'e' stata una persecuzione politica contro nessuno, e' invece accaduto il contrario: ci sono stati dei folli e dei criminali che hanno perseguitato e ucciso tante persone innocenti'.(ANSA)

19 gennaio 2007

Riunione 23 gennaio 2007

È confermata una riunione degli aderenti e simpatizzanti di Saronno e limitrofi per martedì 23/01/2007 h.20.30, presso la Sala Spinelli di via Garibaldi Saronno (dove ci siamo riuniti l'ultima volta). Parleremo insieme delle prossime elezioni provinciali di Primavera 2007 e delle iniziative per rilanciare l’attività politica sul nostro territorio
Noi dell'Italia Dei Valori non ci diamo per vinti ed anche a fronte di forme di clemenza che periodicamente mettono a dura prova la vita democratica di questo Paese, riteniamo sia indispensabile sensibilizzare l'ente locale e nella fattispecie la nostra Amministrazione affinché si renda interprete della forte domanda di sicurezza che viene dal territorio e quindi promotrice di interventi coordinati per rendere sicura la nostra Città.
Riteniamo sia fondamentale per poter dare un futuro migliore e sicuro a Saronno, come nel resto nel Paese, rilanciare una nuova sfida educativa per tutti attraverso la diffusione della cultura della legalità, in particolare modo investendo sulle nuove generazioni.

Riunione 23 gennaio 2007

È confermata una riunione degli aderenti e simpatizzanti di Saronno e limitrofi per martedì 23/01/2007 h.20.30, presso la Sala Spinelli di via Garibaldi Saronno (dove ci siamo riuniti l'ultima volta). Parleremo insieme delle prossime elezioni provinciali di Primavera 2007 e delle iniziative per rilanciare l’attività politica sul nostro territorio
Noi dell'Italia Dei Valori non ci diamo per vinti ed anche a fronte di forme di clemenza che periodicamente mettono a dura prova la vita democratica di questo Paese, riteniamo sia indispensabile sensibilizzare l'ente locale e nella fattispecie la nostra Amministrazione affinché si renda interprete della forte domanda di sicurezza che viene dal territorio e quindi promotrice di interventi coordinati per rendere sicura la nostra Città.
Riteniamo sia fondamentale per poter dare un futuro migliore e sicuro a Saronno, come nel resto nel Paese, rilanciare una nuova sfida educativa per tutti attraverso la diffusione della cultura della legalità, in particolare modo investendo sulle nuove generazioni.

13 gennaio 2007

CONTI PUBBLICI: MINISTERO INFRASTRUTTURE TAGLIA SPESA 40,6%

(ANSA) - ROMA, 27 dic - Il ministero delle Infrastrutture ha previsto un 'contenimento della spesa di circa il 40,6% del totale precedentemente gravante sull'amministrazione'. Lo prevede uno schema di Dpcm, trasmesso il 22 dicembre dal ministro Antonio Di Pietro al ministero dell'Economia, in attuazione delle norme per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica previste dal decreto Bersani-Visco dello scorso luglio, convertito in legge ad agosto.

'L'obiettivo della norma - spiega una nota del ministero - e' quello di procedere ad una concreta azione di riduzione della spesa pubblica attraverso la soppressione di organismi non piu' utili, e l'eliminazione di duplicazioni organizzative all'interno del Ministero delle Infrastrutture': il risultato previsto va 'ben oltre il vincolo del 30 per cento previsto'

12 gennaio 2007

Assemblea GIV e incontro Franca Rame

Il gruppo Giovani dell'Italia dei Valori della Lombardia si troverà in VIA LEPONTINA N. 3, a partire dalle ore 9 circa, per:

1) Effettuare l'iscrizione alla ns. Associazione per l'anno solare 2007,
2) Eleggere i rappresentanti giovanili e approvare un nostro regolamento interno (come specificato nella precedente email di Gennaro Gatto),
3) Valutare insieme i progetti giovanili che potremmo portare avanti, in collaborazione con Italia dei Valori e con i progetti già avviati in sede nazionale dal Gruppo nazionale GIV, che verranno illustrati nel corso della mattinata,
4) Analizzare insieme le prospettive per la prossima tornata di elezioni provinciali 2007.

A seguito della riunione, dopo un pranzo in compagnia, andremo all'incontro tenuto da Franca Rame, alle ore 15,00 presso l'associazione Chiama Milano, in Largo Corsia dei Servi n. 11.

L'incontro è legato alla campagna Antisprechi della Senatrice di Italia dei Valori, progetto in cui GIV ha già collaborato, ma che può dare adito a un'interessante e utile ricerca sul tema degli sprechi nella Scuola Superiore, nell'Università e nella Ricerca.

Siamo certi di una vostra partecipazione attiva e responsabile a questi importanti eventi, che sono la base del nostro futuro impegno.

09 gennaio 2007

Sabato 13 gennaio 2007

Giornata colma di eventi.
Si inizia alle ore 10 a Milano, in Via Lepontina , n°3 con l'Assemblea Regionale dei Giovani dell'Italia dei Valori (www.idvgiovani.it) della Lombardia.
Alle 15 appuntamento con Franca Rame (www.francarame.it) per discutere insieme sul tema degli sprechi pubblici.
Eventuali interessati alla partecipazione agli eventi possono contattare idvsaronno@gmail.com

05 gennaio 2007

DI PIETRO RIBADISCE, SEMPRE SOLO A DIFENDERE QUESTIONE MORALE

(ASCA) - Roma, 5 gen - Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori e ministro per le Infrastrutture, non demorde sulla questione morale. E riporta oggi sul suo blog www.antoniodipietro.com le sue dichiarazioni al 'Corriere della Sera' di ieri. 'Se Mastella dice che sono una zavorra morale - si legge sul blog - ha ragione. Ne sono onorato. Vuol dire che tengo fermo chi, nella maggioranza, vuol realizzare cose immorali. La mia posizione non e' quella di sommo moralizzatore. Io sono solo un politico che ha ricevuto un mandato. Ma mi sto rendendo conto che nella coalizione mi ritrovo sempre in solitudine quando si tratta di difendere la questione morale. Una questione che non e' stata ancora affrontata come si dovrebbe, ne' durante il governo Berlusconi, ne' con questo esecutivo di centrosinistra'. 'Il fatto che si discuta ancora di questione morale, infatti - prosegue Di Pietro -, e' la prova che non e' stata risolta. La nostra maggioranza e' divisa tra chi la vuole affrontare e chi no. Basta vedere le dichiarazioni di Prodi sull'indulto: prima ha detto che e' una legge che non condivideva, poi che la rifarebbe. Una schizofrenia dettata dalle contraddizioni interne'. 'Il nodo - ribadisce Di Pietro - non e' Clemente Mastella. Lui e' solo uno abituato con spregiudicatezza a cavalcare nicchie di consenso per tornaconto politico. Nella difesa del comma Fuda sulla prescrizione dei reati contabili, il suo tentativo e' stato quello di ingraziarsi Fuda stesso e la miriade di amministratori locali chiamati a restituire davanti alla Corte dei Conti quello che hanno sperperato per negligenza o imperizia. Mastella conta di fare cassetta elettorale. Un mercimonio della politica che lascio a chi lo pratica. Ho chiesto a Prodi di convocare al piu' presto una riunione programmatica sui temi della giustizia e della questione morale dove decidere cosa realizzare e soprattutto come'. 'In merito al comma Fuda - prosegue Di Pietro - rivendico di aver chiesto l'intervento della magistratura. Perche' non e' una questione politica: ci troviamo di fronte a un falso in atto pubblico. Al Consiglio dei ministri che si e' tenuto prima del deposito del maxiemendamento quel comma non c'era. Quindi e' stato inserito dopo l'approvazione. E solo un funzionario governativo poteva fare una roba del genere. Il mandante politico, poi, e' da scoprire. Intanto voglio il nome del funzionario che ha tradito Parlamento e Governo. E che va cacciato subito via. Ho sventato il colpo di spugna che si voleva realizzare con quel comma'. 'Il Premier e' con me e lo ha dimostrato eliminando il comma all'ultimo Consiglio dei ministri. Ha fatto - conclude Di Pietro - una scelta di campo che gli fa onore. Il problema, semmai, e' per Mastella. Se dice che la prescrizione Fuda e' giusta si sta opponendo al Premier e al Consiglio dei ministri. Li sta offendendo ipotizzando che sono tutti sotto il mio ricatto, mentre e' lui a porsi sempre in termini ricattatori. Vada via dalla maggioranza, se non e' contento. Perche' io, invece, ho intenzione di restare e di vigilare sulla questione morale'.