...il coraggio di essere liberi

28 febbraio 2007

INFRASTRUTTURE. DI PIETRO PUNZECCHIA PECORARO: NO A IMMOBILISMO

(DIRE) Roma, 31 gen. - L'audizione del ministro delle Infrastrutture nelle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera diventa anche l'occasione per far tornare a galla la ruggine dell'asse Di Pietro-Pecoraro. "Senza polemiche", tiene a precisare il capo del dicastero di Porta Pia. Nessuna polemica, una punzecchiatura si'. "In mancanza di decisioni- dice ai deputati- ho chiesto al premier di decidere". E va a spiegare meglio il concetto: "In mancanza di decisioni da parte del ministero dell'Ambiente, mi riferisco ad esempio alla Variante di valico bloccata per la mancanza di Valutazione ambientale, bisogna decidere. Per me- aggiunge Di Pietro- si puo' decidere per il si', si puo' decidere per il no. Ma si deve decidere. La non decisione blocca il Paese". Per carita'- conclude Di Pietro- "senza polemiche...".

24 febbraio 2007

Per la salute dei cittadini!

Il coordinamento dei Giovani dell'Italia dei Valori ha aderito alla iniziativa:

“Per la salute dei cittadini!”

Un mese dedicato all’informazione sull’inquinamento e sulle possibili soluzioni.

L’iniziativa partirà il 25 febbraio 2007 e avrà termine il 25 marzo 2007.

Durante il mese anti-smog l’Italia dei Valori organizzerà un ciclo di conferenze e 4 gazebo informativi in :

P.zza Cordusio, P.zza San Babila, P.zza Argentina , P.zza Leonardo da Vinci.


Il gazebo in piazza Leonardo Da Vinci sarà curato dal gruppo Giovani dell'Italia dei valori

Chiunque sia disponibile a dare una mano per tenere aperto lo spazio informativo, può contattare il coordinamento Giovani dell'Italia dei Valori - Lombardia all'indirizzo

idvgiovani@gmail.com

16 febbraio 2007

IL NUOVO SVINCOLO AUTOSTRADALE DI SARONNO SUD, NELL’OTTICA DELLA VIABILITA’ / MOBILITA’ SU TUTTO IL TERRITORIO DEL SARONNESE.

È noto a tutti che il traffico nell’area dell’ex Rotonda Lazzaroni nei momenti di punta è giunto a livelli insostenibili. I camion articolati si bloccano in mezzo all’incrocio, mentre i semafori passano in continuazione dal verde al rosso, ma non ci si muove. Di fronte a questa situazione, ormai cronica, cosa si fa? Si discute senza mai giungere ad una conclusione!

Certamente è corretto analizzare con attenzione la situazione, onde evitare decisioni affrettate, ma è altrettanto vero che l’analisi deve portare a una soluzione, la più rapida possibile.

La viabilità dell’attuale svincolo autostradale di Saronno è ormai al collasso e l’unico progetto concreto e attuabile in tempi brevi è il nuovo svincolo, che insisterà sul territorio di Origgio e Uboldo. Esso è stato studiato al fine di sottrarre traffico a quello attuale e facilitare la “logistica” per il polo industriale di Saronno sud. Altre alternative “viabilistiche” in discussione sono rivolte al futuro, così come lo sviluppo del trasporto pubblico e altri interventi atti a modificare il comportamento dell’utente della strada, che sono fortemente auspicabili, ma hanno lunghi tempi di realizzazione.

Riteniamo quindi demagogico pronunciarsi “tout court” contro il nuovo svincolo e minimale esaminare il problema con l’ottica feudale di chi non vuole nulla sul proprio territorio ma è favorevole ad opere da realizzarsi nel comune limitrofo (magari pochi metri dal confine del proprio!); rileviamo infatti dalla stampa che Uboldo non vuole lo svincolo, Gerenzano non vuole la cava, Caronno respinge ulteriori conferimenti al suo depuratore, ecc.. .

È invece opportuno insistere affinché la Società Autostrade e gli enti preposti, attraverso i propri servizi tecnici, valutino la possibilità di rivedere nelle dimensioni e nelle funzionalità il nuovo svincolo al di fine migliorare l’impatto sul territorio dell’infrastruttura senza pregiudicarne la funzionalità e i tempi di realizzazione, conciliando, per quanto possibile, le esigenze del Comune di Uboldo, che ora ostacola il progetto. Ricordiamo, inoltre, che lo sviluppo economico, che ha affrancato la nostra società dalla fame e che ci ha dato un diffuso benessere proviene soprattutto dalle opere infrastrutturali costruite dalle generazioni che ci hanno preceduto. Tali opere ora non sono più adeguate, a causa del tumultuoso sviluppo economico avvenuto sul nostro territorio e perciò devono essere adattate alle esigenze attuali.

In futuro auspichiamo che i Comuni della nostra zona, prima di dare avvio allo sviluppo di nuovi insediamenti, verifichino la sostenibilità ambientale dei propri piani di espansione edilizia. In pratica, ove risultassero necessari nuovi insediamenti, il Comune dovrebbe valutare preventivamente se le infrastrutture presenti siano adeguate alle nuove necessità e non limitarsi a scaricare il maggior traffico su quelle già esistenti, come è avvenuto negli ultimi decenni. I Comuni dovrebbero individuare e rendere pubblici, in forma accessibile e comprensibile da tutti, i metri cubi d’insediamento previsti, studiandone l’impatto sulla viabilità e sull’inquinamento. Contemporaneamente si dovrebbe investire massicciamente per una politica per lo sviluppo del trasporto pubblico sia in termini d’infrastrutture, sia con campagne d’educazione del cittadino all’uso dei mezzi pubblici.

PARTITO ITALIA DEI VALORI

Saronno

10 febbraio 2007

Elezioni Provincia di Varese

Nella prossima primavera si terranno le elezioni nella Provincia di Varese.
Tutti coloro che sono interessati a collaborare con il Partito di Italia dei Valori possono contattarci all'indirizzo di email varese@italiadeivalori.it

P.A.: DI PIETRO, NO A LEGGI CHE METTONO PIETRA SOPRA A CORRUZIONE

Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "La Corte dei Conti ha ricordato non solo che la corruzione continua come prima e piu' di prima, ma ha segnalato i gravi danni all'economia e al bilancio dello Stato, non solo provocati dalla corruzione, ma anche dalle leggi che ci mettono una pietra sopra". Il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, risponde cosi' ai cronisti che gli chiedono un commento alla relazione del presidente della Corte dei Conti, in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario. In particolare il ministro sottolinea "il condono fatto nell'ultimo anno dal governo Berlusconi, che ha previsto che i funzionari, pagando un piccolo obolo allo Stato, potessero cancellare tutti i soldi che dovevano restituire per finire al comma Fuda che attraverso una prescrizione inaudita provoca danni ingenti ai processi ancora in corso. Mi auguro -continua Di Pietro- che governo e Parlamento non si limitino soltanto ad esprimere condivisione per le parole espresse dalla Corte dei Conti, ma che facciano norme concrete per combattere la corruzione, altrimenti e' pura ipocrisia. Noi dell'Italia dei Valori abbiamo gia' presentato alcuni disegni di legge affinche' gli amministratori condannanti non possano candidarsi".



07 febbraio 2007

INFRASTRUTTURE. DI PIETRO PUNZECCHIA PECORARO: NO A IMMOBILISMO

(DIRE) Roma, 31 gen. - L'audizione del ministro delle Infrastrutture nelle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera diventa anche l'occasione per far tornare a galla la ruggine dell'asse Di Pietro-Pecoraro. "Senza polemiche", tiene a precisare il capo del dicastero di Porta Pia. Nessuna polemica, una punzecchiatura si'. "In mancanza di decisioni- dice ai deputati- ho chiesto al premier di decidere". E va a spiegare meglio il concetto: "In mancanza di decisioni da parte del ministero dell'Ambiente, mi riferisco ad esempio alla Variante di valico bloccata per la mancanza di Valutazione ambientale, bisogna decidere. Per me- aggiunge Di Pietro- si puo' decidere per il si', si puo' decidere per il no. Ma si deve decidere. La non decisione blocca il Paese". Per carita'- conclude Di Pietro- "senza polemiche...".

03 febbraio 2007

GOVERNO: DI PIETRO, OGNI SETTIMANA RIFERIRO' SU YOUTUBE

(ANSA) - ROMA, 23 gen - 'Ogni settimana riferiro' su Youtube i provvedimenti e le decisioni prese dal ministero delle infrastrutture durante il consiglio dei ministri ma questo non c'entra niente con la trasmissione nascosta con un telefonino durante le riunioni del consiglio'. Cosi' il ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro ha smentito quanti credevano avesse trasmesso con un telefonino le riunioni del consiglio dei ministri. 'Cio' che avviene al consiglio dei ministri - ha spiegato Di Pietro - non puo' essere registrato e trasmesso all' esterno se non con l'autorizzazione del presidente del consiglio'. Il ministro Di Pietro ha aggiunto che alla fine della riunione dell'esecutivo viene fatta una conferenza stampa, nella quale i portavoce informano sulle decisioni prese. Solo dopo ogni ministro potra' 'riferire cio' che riguarda il suo ministero all' opinione pubblica, se lo vorra''.