...il coraggio di essere liberi

23 giugno 2009

Ringraziamenti

Attenzione la cena di fine elezioni è rimandata all'11 luglio!

Italia dei Valori Saronno ringrazia tutti gli elettori per l'ottimo risultato elettorale conseguito, che ci permette di avere un nostro rappresentante in consiglio comunale e che ha portato all'elezione del candidato sindaco dott. Luciano Porro.

Per festeggiare insieme il risultato elettorale, ci troveremo sabato 11 Luglio presso il ristorante Piccola Capri in Viale Rimembranze a Saronno, intorno alle ore 21.00.

La serata prevede un menu a base di pizza, bibita e dolce. Il costo è di 15 € di cui circa 5 € andranno come contributo per finanziare le attività di IDV Saronno.

Vi preghiamo di confermare la vostra partecipazione all'indirizzo email idvsaronno@gmail.com.

LUCIANO PORRO SINDACO!!

10 giugno 2009

BALLOTTAGGIO A SARONNO


Il 21 giugno si torna a votare

Questa volta scenderemo in campo uniti, il nostro candidato Luciano Porro, oltre che dal Partito Democratico, Partito Socialista e dai Verdi per Saronno sarà sostenuto anche da Tu@Saronno, Saronno Futura, Italia dei Valori e Sinistra Saronnese.

Formeremo una sola squadra, con lo stesso entusiasmo e convinzione degli scorsi mesi, per portare in comune l'unico candidato sindaco che unisce Saronno!

Il 21 giugno, al ballottaggio, uniamo Saronno,

scegli LUCIANO PORRO

05 giugno 2009

Aggressione fascista a Saronno


La scorsa notte a Saronno sono stati affissi manifesti elettorali per il Movimento della lega delle Autonomie nei tabelloni destinati alla pubblicità per le elezioni comunali. Sono stati coperti i manifesti di tutte le liste ad eccezione di PDL, Lega e UDC che sostengono Anna Lisa Renoldi. Due candidati della lista tu@saronno, che cercavano di recuperare i loro spazi sono stati affrontati da due persone che recavano addosso i simboli del movimento neofascista di CasaPound e sono stati costretti dietro minacce e spintoni a ad allontanarsi. Alla richiesta di spiegare la ragione di quel comportamento i due hanno dichiarato che erano stati pagati, ma non hanno voluto dire da chi.

Questo episodio è gravissimo per le modalità e il tempo in cui si è compiuto. E’ una modalità tipica dello squadrismo fascista, che non conosce altra ragione se non quella della violenza, della viltà e della corruzione. Questi figuri chiamati da fuori hanno firmato il loro gesto lasciando indenni solo i manifesti a favore di Renoldi. Non riusciamo a spiegare altrimenti perché siano stati coperti i tabelloni delle elezioni comunali con i manifesti delle europee e perché siano rimasti indenni solo quelli delle liste che sostengono Renoldi. E che qualcuno li abbia per questo pagati è un gesto inaudito che infanga le pur nobili tradizioni della nostra città.

Per la vostra documentazione, sopra è riportata una delle fotografie più significative.

04 giugno 2009

Giuliana Panzetti

Oggi è il penultimo giorno di campagna elettorale: invece di fare propaganda o sterili polemiche, desideriamo porre all'attenzione di tutti questa lettera, scritta un anno fa, da Giuliana Panzetti, oggi candidata nelle liste di Italia dei Valori nelle elezioni comunali.

Questa lettera è stata scritta un anno fa, poco prima che mancasse mia mamma, per proporre al futuro sindaco una problematica sempre più pressante:

“Sono una cittadina saronnese impegnata nel lavoro dipendente (la pensione è ancora lontana) alle prese con il problema quotidiano di combinare le esigenze della vita lavorativa (inclusa la gestione dello stress) che ci vuole sempre dinamiche e presenti, con quelle della madre quasi novantenne, ancora abbastanza autosufficiente, ma che ovviamente richiede cure e attenzioni sempre maggiori per farla restare il più possibile nel suo ambiente famigliare (cioè con me).
E allora, quando tutte queste incombenze diventano troppo pesanti per una persona sola, mi chiedo dove sono a Saronno le strutture del Comune in supporto a quella fascia di popolazione che sarà sempre più numerosa quando invece la famiglia tradizionale lo sarà sempre meno.
A Saronno si costruisce tanto, gli abitanti aumentano, ma non le strutture per la 3° età.
Le case di riposo sono insufficienti rispetto alle domande, i tempi di attesa sono di 2-3 anni!
E in caso di emergenza o di peggioramento delle condizioni legate all’età, a chi ci si rivolge?
Alle strutture private con costi elevatissimi, o al prezioso aiuto di associazioni di volontariato.
Creiamo allora una struttura di servizi a cui rivolgersi, con un centralino telefonico 24 h. su 24, dove trovare medici specialisti, assistenza infermieristica con supporto anche a domicilio per la somministrazione di farmaci, l’aiuto e la cura della persona, una struttura che individui gli anziani che vivono soli ma che assista anche i famigliari a riconoscere ed affrontare malattie “difficili” come l’Alzheimer.
Snelliamo dalla burocrazia tutte le richieste di assistenza, gli anziani non usano internet e non possono fare la coda da un ufficio all’altro!
Diamo voce a chi non ne ha ma ha più bisogno di altri!
In un momento di crisi come questo, può essere anche uno sbocco professionale, oltre che umano e di civiltà.
Parlo in prima persona plurale perché ritengo che il “Comune” siamo tutti noi.
Grazie.

Giuliana Panzetti

02 giugno 2009

CALAMANDREI - DISCORSO AGLI STUDENTI MILANESI (1955)

La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica. È un po’ una malattia dei giovani l’indifferentismo. «La politica è una brutta cosa. Che me n’importa della politica?». Quando sento fare questo discorso, mi viene sempre in mente quella vecchia storiellina che qualcheduno di voi conoscerà: di quei due emigranti, due contadini che traversano l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l’altro stava sul ponte e si accorgeva che c’era una gran burrasca con delle onde altissime, che il piroscafo oscillava. E allora questo contadino impaurito domanda ad un marinaio: «Ma siamo in pericolo?» E questo dice: «Se continua questo mare tra mezz’ora il bastimento affonda». Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno. Dice: «Beppe, Beppe, Beppe, se continua questo mare il bastimento affonda». Quello dice: «Che me ne importa? Unn’è mica mio!». Questo è l’indifferentismo alla politica.

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