...il coraggio di essere liberi

16 febbraio 2007

IL NUOVO SVINCOLO AUTOSTRADALE DI SARONNO SUD, NELL’OTTICA DELLA VIABILITA’ / MOBILITA’ SU TUTTO IL TERRITORIO DEL SARONNESE.

È noto a tutti che il traffico nell’area dell’ex Rotonda Lazzaroni nei momenti di punta è giunto a livelli insostenibili. I camion articolati si bloccano in mezzo all’incrocio, mentre i semafori passano in continuazione dal verde al rosso, ma non ci si muove. Di fronte a questa situazione, ormai cronica, cosa si fa? Si discute senza mai giungere ad una conclusione!

Certamente è corretto analizzare con attenzione la situazione, onde evitare decisioni affrettate, ma è altrettanto vero che l’analisi deve portare a una soluzione, la più rapida possibile.

La viabilità dell’attuale svincolo autostradale di Saronno è ormai al collasso e l’unico progetto concreto e attuabile in tempi brevi è il nuovo svincolo, che insisterà sul territorio di Origgio e Uboldo. Esso è stato studiato al fine di sottrarre traffico a quello attuale e facilitare la “logistica” per il polo industriale di Saronno sud. Altre alternative “viabilistiche” in discussione sono rivolte al futuro, così come lo sviluppo del trasporto pubblico e altri interventi atti a modificare il comportamento dell’utente della strada, che sono fortemente auspicabili, ma hanno lunghi tempi di realizzazione.

Riteniamo quindi demagogico pronunciarsi “tout court” contro il nuovo svincolo e minimale esaminare il problema con l’ottica feudale di chi non vuole nulla sul proprio territorio ma è favorevole ad opere da realizzarsi nel comune limitrofo (magari pochi metri dal confine del proprio!); rileviamo infatti dalla stampa che Uboldo non vuole lo svincolo, Gerenzano non vuole la cava, Caronno respinge ulteriori conferimenti al suo depuratore, ecc.. .

È invece opportuno insistere affinché la Società Autostrade e gli enti preposti, attraverso i propri servizi tecnici, valutino la possibilità di rivedere nelle dimensioni e nelle funzionalità il nuovo svincolo al di fine migliorare l’impatto sul territorio dell’infrastruttura senza pregiudicarne la funzionalità e i tempi di realizzazione, conciliando, per quanto possibile, le esigenze del Comune di Uboldo, che ora ostacola il progetto. Ricordiamo, inoltre, che lo sviluppo economico, che ha affrancato la nostra società dalla fame e che ci ha dato un diffuso benessere proviene soprattutto dalle opere infrastrutturali costruite dalle generazioni che ci hanno preceduto. Tali opere ora non sono più adeguate, a causa del tumultuoso sviluppo economico avvenuto sul nostro territorio e perciò devono essere adattate alle esigenze attuali.

In futuro auspichiamo che i Comuni della nostra zona, prima di dare avvio allo sviluppo di nuovi insediamenti, verifichino la sostenibilità ambientale dei propri piani di espansione edilizia. In pratica, ove risultassero necessari nuovi insediamenti, il Comune dovrebbe valutare preventivamente se le infrastrutture presenti siano adeguate alle nuove necessità e non limitarsi a scaricare il maggior traffico su quelle già esistenti, come è avvenuto negli ultimi decenni. I Comuni dovrebbero individuare e rendere pubblici, in forma accessibile e comprensibile da tutti, i metri cubi d’insediamento previsti, studiandone l’impatto sulla viabilità e sull’inquinamento. Contemporaneamente si dovrebbe investire massicciamente per una politica per lo sviluppo del trasporto pubblico sia in termini d’infrastrutture, sia con campagne d’educazione del cittadino all’uso dei mezzi pubblici.

PARTITO ITALIA DEI VALORI

Saronno

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