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15 aprile 2007

TAV/DI PIETRO: HO CHIUSO RUBINETTI, SOLDI BUTTATI VIA (LA STAMPA)

Roma, 11 apr. (Apcom) - Revocare gli affidamenti per i lavori non avviati sulle tratte Tav. Così il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, in un'intervista a La Stampa spiega di aver colpito "la lobby che in Italia, dalla fine degli anni '80 a oggi, ha mangiato e goduto sui lavori per la Tav, sfruttando la situazione di un monopolio di fatto, senza gare nè controlli. Per questo siamo intervenuti azzerando tutto: abbiamo chiuso i rubinetti di chi si approfittava di questa situazione e dimostrato con i fatti che si può spendere meno e si può fare meglio. Senza perdere tempo, nè mettere a rischio i posti di lavoro. E solamente mettendo a gare la Treviglio-Brescia abbiamo già risparmiato in partenza 700 milioni. L'obiettivo del ministro è innanzitutto che l'alta capacità-alta velocità "è una priorità per il paese, tanto è vero che abbiamo stanziato 7 miliardi per completare i tratti già affidati. Poi vogliamo realizzare le tratte rimanenti, evitando però i metodi poco trasparenti del passato".

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