...il coraggio di essere liberi

04 giugno 2009

Giuliana Panzetti

Oggi è il penultimo giorno di campagna elettorale: invece di fare propaganda o sterili polemiche, desideriamo porre all'attenzione di tutti questa lettera, scritta un anno fa, da Giuliana Panzetti, oggi candidata nelle liste di Italia dei Valori nelle elezioni comunali.

Questa lettera è stata scritta un anno fa, poco prima che mancasse mia mamma, per proporre al futuro sindaco una problematica sempre più pressante:

“Sono una cittadina saronnese impegnata nel lavoro dipendente (la pensione è ancora lontana) alle prese con il problema quotidiano di combinare le esigenze della vita lavorativa (inclusa la gestione dello stress) che ci vuole sempre dinamiche e presenti, con quelle della madre quasi novantenne, ancora abbastanza autosufficiente, ma che ovviamente richiede cure e attenzioni sempre maggiori per farla restare il più possibile nel suo ambiente famigliare (cioè con me).
E allora, quando tutte queste incombenze diventano troppo pesanti per una persona sola, mi chiedo dove sono a Saronno le strutture del Comune in supporto a quella fascia di popolazione che sarà sempre più numerosa quando invece la famiglia tradizionale lo sarà sempre meno.
A Saronno si costruisce tanto, gli abitanti aumentano, ma non le strutture per la 3° età.
Le case di riposo sono insufficienti rispetto alle domande, i tempi di attesa sono di 2-3 anni!
E in caso di emergenza o di peggioramento delle condizioni legate all’età, a chi ci si rivolge?
Alle strutture private con costi elevatissimi, o al prezioso aiuto di associazioni di volontariato.
Creiamo allora una struttura di servizi a cui rivolgersi, con un centralino telefonico 24 h. su 24, dove trovare medici specialisti, assistenza infermieristica con supporto anche a domicilio per la somministrazione di farmaci, l’aiuto e la cura della persona, una struttura che individui gli anziani che vivono soli ma che assista anche i famigliari a riconoscere ed affrontare malattie “difficili” come l’Alzheimer.
Snelliamo dalla burocrazia tutte le richieste di assistenza, gli anziani non usano internet e non possono fare la coda da un ufficio all’altro!
Diamo voce a chi non ne ha ma ha più bisogno di altri!
In un momento di crisi come questo, può essere anche uno sbocco professionale, oltre che umano e di civiltà.
Parlo in prima persona plurale perché ritengo che il “Comune” siamo tutti noi.
Grazie.

Giuliana Panzetti

Nessun commento: