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27 novembre 2006

FINANZIARIA:RIMBORSI ELETTORALI, CONTRASTO IDV RESTO UNIONE

(AGI) - Roma, 14 nov. - Il rimborso sulle spese elettorali ai partiti surriscalda il clima della maggioranza: un emendamento dell'Italia dei Valori propone la sua cancellazione in caso di scioglimento anticipato delle Camere. Ma la norma non ha convinto i colleghi di coalizione e non e' stata recepita dal Governo, anche se l'Idv e' intenzionata a non ritirare la sua proposta e a sottoporla comunque al voto dell'Aula.
Secondo quanto si apprende, la questione e' stata affrontata anche nelle riunioni di maggioranza dei giorni scorsi. Ma stamane, i capigruppo dell'Unione hanno deciso di non recepire la proposta. In sostanza, l'emendamento dell'Idv presentato all'articolo 55 della finanziaria, prevede che i rimborsi non vadano effettuati in caso di elezioni anticipate. In dettaglio, si prevede l'abrogazione di una norma (contenuta in una legge del '99) e che recita cosi': "In caso di scioglimento anticipato del Senato o della Camera, il versamento delle quote annuali dei relativi rimborsi e' comunque effettuato". Se venisse appunto abrogata, i partiti politici non avrebbero piu' diritto ai rimborsi per le spese elettorali in caso di scioglimento anticipato di una delle due Camere. Sarebbero comunque fatti salvi "i crediti ceduti dai partiti o movimenti politici a terzi relativi alle sole competenze delle quote annuali maturate e corrispondenti all'anno di scioglimento anticipato". Su questo punto, si e' consumato un aspro scontro in particolare tra il capogruppo dell'Idv Massimo Donadi e quello dell'Udeur, Mauro Fabris. Alla fine, tutta la maggioranza ha comunque deciso di non far suo l'emendamento. Per Donadi, la questione non finisce qui, visto che l'emendamento sara' votato dall'Aula. "La lobby dei tesorieri di partito - ha detto - e' stata compatta e noi ci siamo trovati isolati. Ma porteremo lo stesso al voto la proposta, a testimoniare la solitudine della nostra battaglia". Da parte sua, Fabris ha puntualizzato: "Attenzione, non si tratta di finanziamento ai partiti ma di rimborso di spese elettorali, ossia su spese gia' sostenute. Insomma, sono soldi dati a consuntivo che nessuno ci regala, ma che possiamo avere solo con spese ben documentate". Alla luce di cio', ha riferito, "stamattina e' stato chiarito l'equivoco. C'e' una profonda differenza tra rimborso spese e contributo ai partiti". Percio', "quella dell'Italia dei Valori mi sembra un inutile e infondato tentativo di protagonismo. Anche l'Idv potra' ottenere il rimborso di queste spese, che in molti casi sono state notevoli. Nessuno puo' permettersi di rinunciarvi, nemmeno loro".

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