...il coraggio di essere liberi

19 dicembre 2006

TV: DONADI (IDV), 'EUROPA 7' DAVIDE CONTRO GOLIA...

(AGI) - Roma, 6 dic. - "In Italia da anni c'e' un uomo che sta combattendo una di quelle battaglie che sono simboli straordinari per la democrazia. Si tratta di una grande epopea giudiziaria, della battaglia di un Davide, Francesco Di Stefano proprietario dell'emittente Europa7, che ha sfidato il Golia della Comunicazione, Silvio Berlusconi. Nonostante Europa7 nel 1999 abbia vinto la gara, regolarmente indetta dallo Stato, per le concessioni a trasmettere su scala nazionale sulle frequenze allora di Rete4, quest'ultima ha continuato a trasmettere regolarmente sulle stesse frequenze, prima in proroga, poi secondo quanto stabilito dalla legge Gasparri". Lo dice Massimo Donadi, capogruppo di idv alla Camera, che aggiunge: "Dopo una serie di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, il contenzioso e' approdato dinnanzi alla Corte di giustizia europea. Di fronte alla Corte, il governo Berlusconi, allora in carica, difese la legittimita' della Legge Gasparri, tramite l'Avvocatura di Stato. Ma lo scorso 30 novembre, nel corso di una nuova udienza, l'Avvocatura dello Stato risulta aver sostenuto la legittimita' comunitaria della legge Gasparri, seguendo sul caso Europa7 l'indirizzo politico tracciato dal precedente governo, mantenendo le posizioni espresse e non modificando nulla in punto di diritto, sostenendo genericamente che il nuovo governo Prodi, attualmente in carica, avrebbe assunto l'impegno di riformare la cosiddetta legge Gasparri, senza fornire ulteriori dettagli". L'Italia dei Valori, rileva Donadi, "ha presentato un'interrogazione parlamentare al ministro Gentiloni per chiedere che il governo chiarisca al piu' presto quanto effettivamente accaduto e per quali ragioni non abbia ritenuto di modificare la propria impostazione giuridica anche alla luce delle posizioni piu' volte espresse dal ministro competente. La vicenda di Europa7 e' stata per anni causata dall'atteggiamento spudorato del centrodestra che si e' fatto una legge liberticida ad hoc, quello stesso centrodestra che parla oggi tanto di liberta'. Ma il sacrosanto riconoscimento di un diritto stabilito dalla legge non puo' piu' conoscere ritardi ed e' un preciso impegno cui il centrosinistra non puo' sottrarsi, poiche' corrisponde ad un impegno preciso preso con gli elettori e che dovra' essere inserito in un nuovo assetto del sistema radio televisivo italiano".

Donadi conclude: "Per Italia dei Valori non c'e' e non vi potra' mai essere un vincolo di coalizione che induca all'omerta'. Chiediamo al ministro Gentiloni di risolvere quanto prima questa situazione, riconoscendo ad Europa7 il suo diritto a trasmettere e a ristabilire quel principio di libera informazione che e' alla base di un sistema democratico. Si tratta di un atto doveroso di legalita' e di giustizia, valori per noi imprescindibili". (AGI)

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