...il coraggio di essere liberi

12 febbraio 2008

Dimissioni Raguzzoni

Dallo scorso 26-27 Maggio sono passati solo 8 mesi e mezzo.

La CdL ha imposto una vittoria schiacciante anche grazie alla seconda candidatura di Marco Reguzzoni che, forte del suo operato, ha imposto una forte attenzione sull’importanza centrale del territorio come punto principale della sua campagna elettorale.
Ecco l'uomo, bustocco doc, l'uomo del territorio che difende i varesini, non può rinunciare alla cadregha romana e si dimette.
Lui, l'ingegnere che non voleva sottrarre un euro, ai suoi concittadini non rinuncia alla sua pensioncina da 2 anni e otto mesi e fa spendere, anche per la sua provincia, altri soldi per nuove elezioni anticipate.
Se poi, come pare ovvio dopo il rifiuto di Silvio all'election day, si dovrà votare più avanti (Giugno), la spesa elettorale sarà ancora maggiore.
Questo alla Lega non preoccupa, con circa 4 € di rimborso elettorale ogni voto ricevuto, ben vengano nuove e costose elezioni! Se poi è possibile ricevere doppie pensioni e doppi privilegi, tanto meglio!


Il comportamento verticista del partito Leghista non pare una gran novità. L'ex sindaco, Fumagalli, a Varese è durato poco più di 6 mesi, infatti è stato commissariato il Comune, a seguito delle indagini per abuso d'ufficio.

I nomi che già circolano paiono alquanto assurdi, infatti molti elettori leghisti non potranno mai votare persone come Caianiello (FI) o qualcun altro che non abbia il fazzoletto verde.
Ecco che qualcuno getta nella mischia il padre della Lega che magari vincerebbe a mani basse, però con i suoi problemi, chiari a tutti, di salute e si rischierebbe di tornare un'altra volta al voto dopo solo 6-9 o 12 mesi. Ma forse è meglio così: le macchine partitiche mangiano soldi e una bella iniezione di rimborsi elettorali non può fare che piacere.

Non bastano le consulenze d’oro dei comuni, non bastano i lauti compensi degli Amministratori Delegati di società partecipate da enti locali, mentre in alcune di queste risultano assunti più dirigenti che impiegati!

Preoccupa l’indifferenza del cittadino che, indignato, non sa più a chi rivolgersi e troppo spesso diserta le urne, un comportamento sbagliato che lascia spazio proprio ai peggiori. Nella cabina elettorale, non si ricordino i bei discorsi, le vane parole, i numeri snocciolati di presunti successi di cui non si vede traccia nella vita reale. Si guardino i fatti: Reguzzoni si è dimesso dopo 8 mesi e questo è indice evidente di quanto avesse a cuore il suo programma, il resto, le altisonanti parole di giustificazione, è tutto aria fritta!

Noi, che abbiamo fatto una campagna elettorale risultata quasi invisibile, senza grande clamore e grande spesa, avevamo già posto l’attenzione sulle sirene romane che stavano cominciando a suonare all’orecchio e avevamo denunciato apertamente che si correva il rischio di tornare a nuove elezioni dopo solo pochi mesi dalle precedenti.

Ci siamo impegnati ed ancora con più forza ci impegneremo e sosterremo una campagna affinché sulla scheda elettorale gli elettori trovino alternative e non solo le solite alternanze dei soliti noti.

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